03/09/2009 Cartoline da San Paolo - 3 Per “Carte… le migliori degli Azzurri, e non solo” vedere link a fine articolo.
Questo campionato sembra non essere nato sotto la migliore delle stelle: due giorni fa, ad impedirmi di scrivere fu il blocco della fornitura di internet, ieri, invece, mi è andata ancora peggio.
Scivolato sul pavimento del mio bellissimo, ma quanto mai viscido bagno, mi sono trovato per un istante a guardare il mondo in volo, in posizione orizzontale, solo per pagare questo peccato di orgoglio con una violenta capocciata contro lo stipite della porta, una volta che la gravità mi ha ricordato che non siamo fatti per stare in aria.
Totale, otto punti di sutura, che mi hanno però permesso – ne avrei fatto volentieri a meno – di dare un’occhiata al sistema sanitario brasiliano.
Nominalmente, se pure con qualche distinguo locale dovuto all’aspetto federale del Brasile, il servizio offerto è uguale al nostro, ovvero gratuito per tutti. Tuttavia, sfogliando qua e là dati e statistiche per trovare riscontro a quanto mi era stato detto, ho scoperto che chiunque abbia un lavoro, anche tra le fasce meno abbienti della popolazione, stipula polizze con strutture private.
Per quello che mi riguarda, grazie alla copertura assicurativa dell’albergo ho usufruito della più bella struttura di San Paolo, l’Albert Einstein Hospital situato nell’elegantissimo quartiere di Morumbì, tutto composto da splendide, enormi ville affogate nel verde, attorniate da lussuose mall. Stridente, e amaro, il contrasto con le varie favelas che si incontrano lungo il tragitto, che ci ricordano che il Brasile, come molti stati sudamericani, è un paese dove la quasi totalità della ricchezza è in mano ad una bassissima percentuale della popolazione.
Per quanto riguarda il bridge giocato, vi devo due giornate di gara, le quali hanno riservato qualche soddisfazione in più delle precedenti, peraltro già loro non così mediocri.
Sull’Open, già coperto in altro modo da Alberto Benetti, passerò a volo radente: cammino al ritmo dei tempi migliori, fatto di sonanti vittorie a spese di grandi e piccine; spicca, tra esse, il 19-11 contro la Norvegia nel primo turno di ieri. I nordici, meno stimati del solito data l’assenza di Helgemo-Helness, erano però primi, e sono ancora secondi a pochi punti dai nostri, che sono emersi davanti a tutti.
Dietro, si assiste ad un fatto insolito: normalmente, dato il livello, la classifica si sgrana con una certa regolarità, mentre questa volta si vede un profondo solco tra le prime otto, qualificande, e il resto delle contendenti. La Germania, nona, ha infatti ben 15 VP dall’ottava, e ne aveva 22 ieri. I tedeschi sembrano tra l’altro gli unici a poter nutrire legittime aspirazione di rientro, perché le altre due formazioni di rilievo tra quelle attardate, USA 2 e Brasile, sono lontanissime, rispettivamente 47,5 e 52 VP. Mancano ancora nove incontri – ieri si è girata la boa di metà gara – ma tutto sembra perduto, per loro.
Nel settore Ladies, le nostre azzurre hanno continuato a regalarci delle belle soddisfazioni, sebbene la loro marcia sia stata un pochino zoppicante. L’altro ieri, in una giornata che doveva servire ad accumulare un po’ di punti per i tempi bui, le signore si sono infatti inceppate: prima 14-16 contro il modesto Canada, poi 22-8 contro il Venezuela, ultima della classe, e infine 15-15 contro la Giordania, che qui è poco sotto la metà classifica, ma che certo non ha nessun quarto di nobiltà. Ieri, poi, è cominciata la striscia di incontri difficili, che durerà per altri cinque turni fino a che, sarà già il diciottesimo, non ci toccherà il Pakistan. Abbiamo prima ceduto 14-16 contro USA 2, e nel terzo turno di giornata abbiamo battuto con lo stesso punteggio le fortissime cinesi, ma in mezzo abbiamo perso 13-17 contro l’Australia, che naviga in acque bassissime.
Insomma, poco luccichio. Sono ancora quinte, e con 21 VP di vantaggio sulle none, ma ora si parrà la loro nobilitate, visto che i prossimi cinque incontri sono davvero durissimi, a cominciare dai tre odierni: nell’ordine USA 1, Danimarca e Germania.
Sopra di noi, abbastanza staccate dal resto del gruppo ci sono Cina, USA 1 e Francia, e poi, solo 2 VP davanti, USA 2. Dietro, tra le elette del momento figurano, nell’ordine, Danimarca, Spagna e Germania. Qui però, diversamente dall’Open, la classifica è molto affollata, e tutto è ancora possibile per molte delle contendenti.
Infine i Seniors. Il Green Team (ai protagonisti il titolo è piaciuto…), partito malissimo, si è ben riscattato, inanellando tre eccellenti risultati due giorni fa, pur nell’ambito di un calendario non semplicissimo, e difendendosi decentemente ieri, quando, di nuovo, aveva un cammino piuttosto duro da affrontare. Ieri l’altro un bel 25 contro la Nuova Zelanda come antipasto, e poi due ottime vittorie contro due delle prime della classe, Belgio, ora secondo, e Svezia, adesso quarta; 19-11 in entrambi i casi.
Ieri, invece, 12-18 contro i campioni d’Europa della Turchia, e 10-20 contro lo squadrone polacco, per poi incassare 19-11 contro il Pakistan. Da lontanissimi che eravamo dal nono posto, ci siamo ora avvicinati a -18, ovvero in una posizione ancora gestibile, se si continuerà a giocare bene. Oggi ci aspetta una giornata forse decisiva per rialzare la testa, visto che affrontiamo, nell’ordine, l’Uruguay, terz’ultimo, e poi Australia e Giappone, l’una subito sotto di noi, e l’altra di poco sopra.
Guida sicura l’Inghilterra, che nemmeno doveva essere qui (è stata ripescata causa la rinuncia dell’Olanda), con 16.5 VP sul Belgio, e poi viene una classifica molto affollata, in termini di vicinanza delle squadre. Insomma, quasi tutto, per quasi tutte, è ancora possibile.
MDS
OPEN
FORMAZIONE
Giorgio DUBOIN Fulvio FANTONI Lorenzo LAURIA Claudio NUNES Antonio SEMENTA Alfredo VERSACE M.T. LAVAZZA (cng) M. ORTENSI (coach)
LADIES
FORMAZIONE
Gianna ARRIGONI Caterina FERLAZZO Gabriella MANARA Gabriella OLIVIERI Simonetta PAOLUZI Ilaria SACCAVINI G. RESTA (cng) D. DE FALCO (coach)
SENIORES
FORMAZIONE
Franco BARONI Roberto CAMBIAGHI Amedeo COMELLA Guiseppe GIGLI Paolo GIOVE Marco RICCIARELLI G. TAMBURI (cng)
Federazione Italiana Gioco Bridge
Via Giorgio Washington 33 - 20146 Milano - P.I. 03543040152