01/09/2009 Cartoline da San Paolo - 2 Per “Carte… le migliori degli Azzurri, e non solo” vedere link a fine articolo.
Un po’ l’orario non certo comodo, molto di più un grave problema tecnico, mi hanno impedito ieri di inviare la “Cartolina” del giorno, così che oggi vi riassumerò gli eventi delle prime due giornate di gara.
Fin dal primo mattino di ieri, la connessione internet dell’albergo è stata quanto mai erratica: andava, veniva, rallentava, e poi tornava a sparire, fino a che – si era a metà del primo turno – il segnale è definitivamente scomparso.
Fino a qualche anno fa non sarebbe stato un gran guaio, ma oggi, per fornire il miglior servizio possibile sia in loco che al di fuori, il livello tecnologico dei campionati di questo tipo è altissimo, e la rete ne è una parte fondamentale.
I tecnici della WBF sono stati presto in grado di passare ad una “procedura manuale”, e i giocatori neanche si sono accorti del problema dato che i risultati hanno continuato a fluire regolarmente, ma c’è voluto tempo e organizzazione per riuscire ad occuparsi di ogni dettaglio.
Esternamente invece è saltato per lungo tempo lo spettacolo trasmesso su BBO – che incidentalmente sta registrando un grandissimo successo, guardando ai numeri degli spettatori che affollano i dodici tavoli trasmessi – ed anche quando si è potuto finalmente avere accesso ad una rete secondaria, si è riusciti sì ad andare avanti, ma a patto di avere la pazienza di vedere tutto con un qualche effetto slow motion (la velocità della rete secondaria era meno di un decimo di quella primaria).
Tanto per dare un’idea della tecnologia impiegata qua – e questo campionato è il più piccolo tra gli eventi WBF – si sappia che vengono utilizzati quasi cento computer; decine di switch e chilometri di cavi vanno a costituire quella rete interna che tutto connette e che ci ha salvato ieri; decine di stampanti, e fotocopiatrici ultra veloci in bianco e nero e a colori sfornano stampe di ogni tipo per trasmettere informazioni, così come fanno venti televisori e nove video proiettori. Tutto questo è connesso anche a internet (sì, anche stampanti e fotocopiatrici, così che si possano utilizzarle in rete senza bisogno di connessione diretta ai computer), così che quanto è visibile qui, lo è anche all’esterno per la gioia di chi ci segue da casa.
Venendo al bridge giocato, il quale ancora non richiede computer e reti, ma solo pura abilità, registriamo un andamento molto diverso delle nostre tre squadre nazionali.
Spedita, infatti, la marcia delle nostre signore, adesso quarte con 20 punti sulle none, ovvero sulla posizione da tenere d’occhio in funzione qualificazione ai quarti di finale.
Meno brillante, invece, la squadra Open, la quale è sesta, e dunque tra le papabili ai KO, ma con solo 8 VP sui noni, e dopo un cammino più incerto del solito.
Decisamente opaco, infine, il comportamento dei nostri Seniors, incappati in due inopinate batoste, e ora diciottesimi a ben 32 VP dall’ottava piazza.
Ma andiamo con ordine, cominciando da Lauria & Co. I nostri sono partiti con un mezzo passo falso, quando hanno mancato l’atteso pieno e cavalli contro Guadalupe. Siamo riusciti a portare comunque a casa un 22-8, ma eravamo pari a metà cammino. Poi un 20-10 contro la Nuova Zelanda, squadra di valore medio-basso, e infine un pareggio contro l’ostica Germania per concludere la prima giornata. In realtà, in quest’ultimo incontro di VP ne abbiamo segnati 14, causa una penalità comminata a Fantoni-Nunes per un’oscura violazione della procedura. In particolare, i tedeschi avevano fatto appello contro una decisione a loro sfavore, e quando l’Appeals Committe ha deciso di confermare la decisione arbitrale, ha però scelto la penalità di cui sopra a solo sfavore degli italiani.
Nella seconda giornata, quella di ieri, il Blue Team ha cominciato bene, piegando l’indigesta Russia per 18-12, e incassando un bel 24-6 contro una delle nostre vittime preferite, quell’India che abbiamo scelto per ben tre volte come avversaria nelle ultime quattro competizioni mondiali, massacrandola regolarmente (la quarta scelta, assente ahimè l’India, fu il Sud Africa…).
Tuttavia, l’ultimo incontro di giornata è stato negativo, visto che l’abbiamo perso 8-22 contro la forte Cina. Caratteristica peculiare del match è stato il punteggio finale bassissimo, 8-24 in IMP, con i e due da 1 IMP, fatto davvero inconsueto per la nostra macchina da guerra.
Siamo ora Sesti con 109 VP (il bollettino di oggi non riporta ancora la penalità), 8 VP sopra alla nona, Cina Taipei, ovvero, al di là degli aspetti politici, i cinesi “ortodossi” (nell’isola non è mai stata accettata la riforma del sistema di scrittura varata nel 1956, che ha semplificato molti ideogrammi, e addirittura si parla e si scrive un cinese datato secoli, un po’ come se noi utilizzassimo l’italiano de “I Promessi Sposi”).
Per noi oggi Cile (in Vu-Graph, e dunque su BBO VG), Marocco, e proprio Cina Taipei. Calendario inizialmente morbido, quindi, adatto a metter su un bel gruzzoletto per i tempi duri, con la sfida finale già ad alta tensione.
Le signore ora, le quali ci stanno dando delle belle soddisfazioni. La prima, come avevo scritto, era una giornata delicata, con tre squadre da affrontare di media qualità, e dunque sempre pericolose. Abbiamo vinto bene, 19-11 in entrambi i casi, con Nuova Zelanda e Giappone, e poi abbiamo perso 17-13 contro il Brasile; tuttavia, ci è stato tolto mezzo VP per gioco lento, come doveva ricapitare in seguito. In questi campionati, come è ovvio, l’attenzione alle regole è assoluta, ed è quindi il caso di fare maggiore attenzione a non eccedere il tempo di gioco.
Ieri avevamo una giornata più morbida, con due incontri, il primo e il terzo, adatti a mettere fieno in cascina, ed in mezzo la ben più complicata Svezia. Le nostre ne sono uscite benissimo, allineando un 20-10 contro l’Argentina, un 17-13 contro le nordiche, e un 25-3 contro le Barbados. Tuttavia – e questo è ancora meno scusabile quando si vince così largo – proprio nell’ultimo caso abbiamo preso un’altra penalità per ritardo. Totale: il Pink Team è ora quarto, 20 VP davanti alla Nuiova Zelanda, nona.
Oggi il menù propone solo squisiti bocconcini, nella persona di Canada, una volta uno spauracchio ma ora, dopo l’inopinato ringiovanimento della formazione, una derelitta, Venezuela, penultima, e Giordania. Il capitano Guido Resta aveva calcolato di incassare 120 VP tra ieri e oggi, e visto che ieri di punti ne abbiamo fatti 62, l’asticella si potrebbe ben porre più in alto.
E per ultimi ora i Seniors.
Il Green Team (azzurro, rosa e verde sono i colori che distinguono i tre campionati, in ogni documento ufficiale) è partito come peggio non si poteva, perdendo ben 25-3 contro una squadra, Barbados, con la quale, sulla carta, sarebbe già stata una disdetta fare meno di 20. Molto abbiamo giocato male noi, e un po’ ha contribuito la mala sorte.
Curiosamente, abbiamo poi piegato il Canada, una delle favorite alla vittoria finale, per 18-12, e infine abbiamo perso 12-18 contro l’Argentina, squadra discreta.
Il giorno dopo si era aperto alla speranza, grazie al sonante 25-5 contro il Venezuela, ma poi è arrivata una tremenda batosta, 0-25 contro l’Indonesia, la quale, pur finalista delle ultime due edizioni, qui stava stentando (e ha perso di nuovo nell’ultimo incontro di giornata, 6-24 contro la Svezia). Infine – i nostri, a quanto pare, sanno ritrovare concentrazione e orgoglio contro le migliori – abbiamo sì perso, ma solo 14-16 contro l’Inghilterra, che guida la corsa.
Oggi ci attende una giornata piuttosto difficile: Nuova Zelanda prima, squadra di metà classifica, e poi Belgio, settimo, e Svezia, nona. Dato che siamo diciottesimi, a -32 dalla qualificazione, è gia tempo di last call.
MDS
OPEN
FORMAZIONE
Giorgio DUBOIN Fulvio FANTONI Lorenzo LAURIA Claudio NUNES Antonio SEMENTA Alfredo VERSACE M.T. LAVAZZA (cng) M. ORTENSI (coach)
LADIES
FORMAZIONE
Gianna ARRIGONI Caterina FERLAZZO Gabriella MANARA Gabriella OLIVIERI Simonetta PAOLUZI Ilaria SACCAVINI G. RESTA (cng) D. DE FALCO (coach)
SENIORES
FORMAZIONE
Franco BARONI Roberto CAMBIAGHI Amedeo COMELLA Guiseppe GIGLI Paolo GIOVE Marco RICCIARELLI G. TAMBURI (cng)
Federazione Italiana Gioco Bridge
Via Giorgio Washington 33 - 20146 Milano - P.I. 03543040152