18/10/2011 I Mondiali a Veldhoven - Diario 4 Confesso che sinora qui non l’avevo seguita con particolare attenzione, ma quello che ho visto contro l’Italia mi ha confermato l’impressione che avevo avuto seguendo i trials americani ed i National: questa squadra dei “ragazzi terribili” di USA 2, è una squadra pericolosa. A parte il fatto che almeno un paio dei giocatori , Joe Grue in primis, sono davvero forti, la squadra, almeno contro di noi e contro altre squadre che ritiene tecnicamente più forti (vedi Nickell o Diamond negli States), usa una tattica che, quando va in porto, può fare davvero male: competizione aggressiva e ossessiva, attacchi non “scritti” che possono fuorviare un dichiarante forte, controgiochi rischiosi ma sempre ben calcolati. Questo significa che è una squadra che può creare difficoltà insormontabili ai nostri? Assolutamente no, il risultato odierno è un episodio, l’Italia è più forte di USA2 ma, torno a ripeterlo, per me questa è una squadra che, in giornata di grazia, può mettere al chiodo chiunque. L’ultimo dubbio sulla validità della mia tesi è stato fugato, a cena, proprio dai nostri alfieri che, all’unanimità, quando io ho esposto questa mia teoria, mi hanno dato dell’incompetente e del visionario. Quando tutti e sei sono d’accordo su una cosa, potete scommettere che è vero il contrario. Ergo…occhio ad USA2 che comunque, ribadisco, non è certo una squadra all’altezza della nostra che, momentaneamente spodestata dalla testa della classifica dall’Olanda, ha poi subito ripreso il comando vincendo bene l’ultimo incontro. Mentre all’altezza di tutte le migliori si sta dimostrando la nostra squadra femminile che, oltre che continuare ad inanellare una serie di successi numericamente molto consistenti, ha battuto, nell’ultimo incontro della giornata, per 23 a 7, la Svezia, ovvero la squadra che ha sinora più impressionato positivamente e che, sino a quest’ultimo incontro era andata così bene da riuscire a mantenere la testa della classifica anche dopo la sonora sconfitta subita dalle nostre. Non riuscirò mai a spiegarmi come una squadra così, ossia una squadra che batte Francia e Svezia, possa subire un cappotto assoluto contro l’Indonesia. Invece, magia a parte, posso spiegarmi e spiegarvi come ci si possa riprendere da una situazione che, dopo due incontri, sembrava quasi irrecuperabile: mantenendo i nervi saldi ed ascoltando le direttive dei due personaggi che, per fortuna di questa Nazionale, sanno come risollevare il morale delle Azzurre che, come non è difficile intuire, a metà pomeriggio di Domenica era veramente a terra . Per quanto riguarda i Senior, c’è da augurarsi che la vittoria arrivata contro il Giappone (uno dei tanti Paesi che lotta con noi per l’ingresso nei Quarti) nell’ultimo incontro della giornata, dia ai nostri la spinta necessaria per risalire la china. Anche se il campionato non è ancora giunto a metà del round robin, infatti, un’altra giornata non positiva potrebbe compromettere definitivamente le speranze degli Azzurri più anziani. Se da una parte infatti è vero che ci sono ancora 300 punti a disposizione e che basterebbe farne poco più di 200 per avere serie possibilità di entrare nei KO, è altrettanto vero che se il numero dei punti (al momento 24) e delle squadre (al momento 7) che si trovano tra noi e la “quota KO”, dovessero rimanere invariati o, peggio ancora, aumentare al termine della prossima giornata, le cose si complicherebbero davvero molto. Alla faccia della scaramanzia e delle prese in giro di qualche “amico” (leggi il coach delle donne DDF), io continuo a dirmi certo che i nostri sapranno farsi onore e che riusciranno ad entrare nei Quarti dimostrando il loro reale valore.
Alberto Benetti
OPEN
FORMAZIONE
Giorgio DUBOIN Norberto BOCCHI Lorenzo LAURIA Augustin MADALA Antonio SEMENTA Alfredo VERSACE M.T. LAVAZZA (cng) M. ORTENSI (coach)
LADIES
FORMAZIONE
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SENIORES
FORMAZIONE
Franco BARONI Franco CAVIEZEL Franco CEDOLIN Carlo MARIANI Carlo MOSCA Antonio VIVALDI G. BERNASCONI (cng) C. MOSCA (coach)
Federazione Italiana Gioco Bridge
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