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09/10/2011
Verso i Mondiali in Olanda: Women
Se l’Arrigoni e la Olivieri fossero quelle di…; se la Rosetta e la Vanuzzi fossero quelle di…; se la Golin e la Paoluzi fossero quelle di….Il punto è tutto qui: non sono in grado di stabilire quelle di quale occasione dovrebbero essere per ottenere il massimo dalle Azzurre. Diciamo che se la squadra nel suo insieme avesse il rendimento medio che la Nazionale ebbe quando conquisto l’Argento a Pau (dove peraltro erano presenti solo tre delle Azzurre che andranno in Olanda), si potrebbe sperare in un grosso risultato delle nostre. Ma bisogna precisare due cose. Primo che a Pau si giocava un girone all’Italiana senza successivi Ko e secondo che, anche a Pau, ci fu qualche giornata o, almeno, qualche turno di “ordinaria follia”. Ma se un turno o una giornata storti sono ampiamente recuperabili in un campionato con la formula dell’Europeo, lo sono molto meno in un campionato dove bisogna qualificarsi in un lotto di squadre agguerritissime e poi,una volta qualificati, non si può più sbagliare niente dai Quarti in poi. Questo, lo vado scrivendo da anni, è l’unico vero handicap della nostra Nazionale rosa. Una Nazionale che, in giornata non dico di grazia ma, quantomeno, normale, può battersi, come successo in infinite occasioni, alla pari con chiunque ma, al contempo, una squadra che può prendere cappotto da chiunque quando qualcosa non gira per il verso giusto. Visto che però ogni regola ha le sue eccezioni e visto che l’esperienza e la classe non mancano, bisogna augurarsi e credere che, stavolta, le nostre non ci riserveranno brutte sorprese.
    Il che, si badi bene, è condizione necessaria ma non certo sufficiente, per sperare in un grosso risultato. Stando infatti ai risultati degli ultimi Europei di Ostenda, ci sono, sulla carta, almeno 6 squadre europee più forti della nostra ed a queste bisogna aggiungere, come minimo, le due USA e la Cina. Va però detto che quegli Europei furono giocati in condizioni di emergenza continua: mancata partenza della Paoluzi all’ultimo momento, qualche problema della Vanuzzi che per un paio di giorni ha costretto le altre ad un vero e proprio tour de force e, infine, la partenza anticipata -causa forza maggiore - della Ferlazzo e la Manara. Diciamo che solo tre delle squadre che ci hanno preceduto a Ostenda: Francia, Inghilterra ed Olanda, ci sono realisticamente superiori. Che un’altra, la Germania, è squadra in fase calante ma comunque, grazie alla Auken e alla Von Armin, una squadra di tutto rispetto e che altre due, la Svezia e la Polonia, non hanno in assoluto niente di più di noi. Questo, si badi bene, sempre dando per scontati dei momenti di black out. In mancanza di questi, la nostra è una Nazionale che può giocarsela alla pari con le primissime (magari Francia esclusa) e che “prende” qualcosa alle altre 3 squadre. Comunque dall’Europa arrivano almeno 6 squadre in grado di lottare per qualificarsi ai Quarti. Oltre i vari Oceani, ci sono almeno altre tre squadre decisamente “fuori quota”. Mi riferisco ovviamente alle due USA e alla Cina. A differenza di quanto accaduto nell’Open, dai trias americani si sono qualificate due squadre che sono quanto di meglio, o quasi, ci sia in circolazione negli States e la Cina…è la Cina Campione del Mondo in carica. Poi almeno altre due-tre squadre extraeuropee (Brasile, Australia, Canada), sono tranquillamente in grado di arrivare tra le prime otto del roud robin. Ammettendo che una delle 6 squadre fuori quota (le tre europee e le tre extraeuropee), vada in tilt per qualche ragione, rimangono, salvo sorprese, tre posti per sette squadre. Considerando tutto ciò si può dire, in questo confortati da identico parere di coach De Falco, che un piazzamento onorevole -nono decimo posto- nel round robin, è il risultato minimo che ci si attende dalle nostre, che un ingresso nei Quarti sarebbe un ottimo risultato, un ingresso in Semifinale un risultato eccezionale e un’eventuale Finale…un sogno che però potrebbe realizzarsi. E qui chiudo. Non prima però di aver salutato Gabriella Manara e Caterina Ferlazzo che, fino a due settimane fa date per partenti, per cause di forza maggiore non saranno presenti a Veldhoven. Alle due siciliane sempre inappuntabili sia dal punto di vista tecnico e agonistico, sia da quello dell’impegno e comportamentale, auguriamo di cuore un pronto ritorno in squadre e tutti i successi che meritano.
    
    Alberto Benetti

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