30/09/2010 Verso Filadelfia Gli Juniores La frase più giusta che mi è stata detta dai vari personaggi ai quali ho chiesto informazioni in materia di Junior (non sono un grosso esperto di bridge giovanile), è stata, a mio parere, questa:
“Questo gruppo ha saputo onorare la pesante eredità ricevuta da quelli che lo hanno preceduto. Non ha raggiunto i traguardi centrati negli anni precedenti, ma non ha certo demeritato.”
E del fatto che non li abbia raggiunti non c’è da stupirsi più di tanto. Tra la fine dello scorso millennio e i primi anni di quello attuale infatti, la Nazionale Italiana Junior ha ottenuto una serie di incredibili successi sia in Europa che nel mondo. Non sarebbe stato realistico prevedere che continuasse a vincere (quasi) sempre e dovunque.
L’ultimo successo parziale (Argento) conquistato dalla nostra Nazionale, è stato quello degli Europei di Jesolo. Di quella squadra facevano parte 3 dei 5 (si, non è un errore di stampa, partono in 5) giocatori che difenderanno i nostri colori a Filadelfia: Manno, Franchi e Montanari. Andrea Manno non giocava col compagno col quale giocherà in America, Di Franco. Franchi e Montanari giocheranno come al solito in coppia e, come al solito, saranno la coppia di punta della squadra. Lo dico basandomi sui precedenti: la coppia infatti, oltre all’Argento di cui sopra, vanta un Bronzo agli Europei a coppie in Polonia ed un quarto posto alle Olimpiadi a coppie di Pechino 2008.
Inoltre, con la squadra Villa Fabbriche, si è piazzata più di una volta subito dopo una delle squadre monstre che, in Italia, tolgono a chiunque altro la possibilità di vincere. Ed hanno sempre ben fatto. Conosco meno l’altra coppia in campo, quella composta da Manno e Di Franco. Ma i loro compagni e chi li segue mi assicurano essere una coppia di altissimo livello. Conosco bene Delle Cave, il quinto partente, so quanto valga ma, realisticamente, non credo che avrà molte occasioni di giocare. Ed arriviamo così a parlare del perché questa squadra sia composta da cinque soli giocatori. Lo è in parte per una circostanza casuale ed in parte per scelta tecnica. Robin Fellus, che doveva giocare con Delle Cave, all’incirca un mese fa, si è dichiarato indisponibile. E questa è la circostanza non prevedibile. A questo punto si doveva fare una scelta. O partire in 5 o cercare un altro compagno per Delle Cave. Si è scelta la prima soluzione per due ragioni: primo perché costituire una coppia di buon livello in un mese non è stato ritenuto possibile, secondo perché, di fatto, si era già deciso che si giocasse praticamente in quattro con Giuseppe e Robin in panchina.
La scelta quindi, anche se in apparenza può sembrare originale (non ricordo un’altra Nazionale italiana che sia partita “menomata”), è in realtà abbastanza logica. E poi non va dimenticato che stiamo parlando di juniores e che quindi un campionato peraltro non lunghissimo, può essere tranquillamente giocato in quattro da quattro “under 26” (dopotutto c’è chi, per campare, deve lavorare 8 ore al giorno per 40 anni). E non dimentichiamo che Delle Cave, in caso di necessità, può sicuramente dare un turno di riposo a chi non se la sentisse di giocare garantendo comunque un rendimento più che accettabile. E non dimentichiamo, infine, che il successo più prestigioso ottenuto da questo gruppo, la vittoria nella White House in Olanda, è stato colto proprio quando la squadra, dopo una partenza non brillantissima, ha deciso di far giocare fissi i quattro che giocheranno a Filadelfia. Le premesse di un buon risultato ci sono quindi tutte ma…ma ci sono anche gli avversari.
A detta dei nostri, questi Mondiali dovrebbero essere un affare europeo con un possibile inserimento degli australiani e dei cinesi. Certo, stando ai risultati degli ultimi Europei, dove ci hanno preceduto 4 squadre tra le quali le fortissime rappresentative di Francia e Israele, non dovremmo partire coi favori del pronostico. Ma considerando il risultato ottenuto in Olanda dove giocavano tutte le più forti Nazionali europee, il discorso cambia. In conclusione questa squadra che, come detto, ha ben fatto senza però strabiliare, ha l’occasione per dare l’addio allo “juniorato” cogliendo un successo parziale o totale che le permetterebbe di entrare nella storia del bridge. Speriamo sappia coglierla.
Alberto Benetti
OPEN
Squadre
Coppie
LADIES
Squadre
Coppie
SENIORES
Squadre
Coppie
MIXED
Squadre
Coppie
World JUNIOR Champ
FORMAZIONE
G. Delle Cave M. Di Franco A. Franchi A. Manno M. Montanari G. Failla (cng) G. Rinaldi (coach)
Federazione Italiana Gioco Bridge
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