Rosemblum: Oro a Diamond, bronzo a Fantoni-NunesSe la cosa ci può consolare, ha vinto la Rosenblum la squadra ammazza-italiani: Diamond, ossia la squadra che ha eliminato la Lavazza negli Ottavi e Zimmermann in Semifinale. Greco, Hampson, Gitelman, Moss, Diamond e Platnik, sono i nuovi campioni del Mondo per squadre non Nazionali. Decisivi, per l’assegnazione del Titolo, due grandi slam: In uno, nel secondo tempo gli americani di Diamond hanno realizzato 7♦ che solo deep finesse poteva fare e che, nella realtà, sono state regalate con uno scarto incredibile della Dama di cuori. Nell’altro, nell’ultimo tempo, un 7♥ è stato magistralmente realizzato da Moss con un doppio squeeze sui due avversari che però ad onor del vero, lo avevano molto agevolato attaccando atout e consentendogli così di indovinare la Dama terza.
La sfida per il terzo posto e per la medaglia di Bronzo nella Rosenblum si è conclusa con la vittoria di Zimmermann. L’incontro non è stato particolarmente emozionante: i franco-svizzero-italo-norvegesi, hanno preso subito il comando, si sono portati avanti di parecchi imps e poi hanno controllato senza problemi. Quarto Podio per Fulvio Fantoni in questa manifestazione. Il Bronzo di ieri fa infatti seguito all’Oro di Montreal 2002 nel Coppie Open, al Bronzo di Verona 2006 nella stessa specialità ed all’Oro di qualche giorno fa nel Coppie Miste, unico alloro, questo, che manca al suo compagno Claudio Nunes, sul Podio quindi per la terza volta. Grandi! Ora i due sono attesi nel Coppie Open, la Finale del quale inizia oggi. A proposito di coppie, una buona notizia arriva dal settore ladies dove le nostre Gentili e Dossena sono finite prime assolute nella Semifinale. Complimenti!
Pessime notizie, al contrario, arrivano dal fronte Junior. La Nazionale Italiana, dopo aver iniziato malissimo e dopo essersi ripresa soprattutto nella giornata di ieri, oggi è incappata in un’altra giornata da dimenticare riuscendo a perdere l’ultimo, teoricamente decisivo incontro, contro Hong Kong, il quasi-fanalino di coda della classifica. Cercheremo di esaminare in seguito su BD’I le ragioni di questa vera e propria disfatta. Per ora limitiamoci a dire che è davvero incredibile che una Nazione come l’Italia, ovvero la nazione–guida del bridge mondiale con grandissime tradizioni anche in campo juniores, con un coach che ha vinto di tutto e di più e con dei giocatori che non hanno certo niente da imparare da nessuno sul piano tecnico, non riesca a far entrare la propria rappresentativa tra le otto migliori su un lotto di 18 squadre, alcune delle quali decisamente da non poter essere considerate vere e proprie squadre di bridge.
Alberto Benetti