23/10/2011 Mondiali a Veldhoven - Diario 8 Credo che a poche altre persone, anzi, probabilmente a nessuna, il bridge italiano debba maggior gratitudine di quanta ne deve a Maria Teresa Lavazza. I suoi meriti sono talmente tanti e talmente conosciuti che non vale certo la pena di sottolinearli di nuovo. Ma, almeno per me, ha una sola grande, inspiegabile colpa: quella di lasciare il diritto di parola ai suoi giocatori. Se qualcuno avesse ascoltato le argomentazioni che i nostri alfieri hanno portato per sostenere le loro tesi sulle scelte degli avversari da incontrare nei Quarti e, soprattutto, in Semifinale, sono sicuro che si direbbe d’accordo con me. Prima di entrare nel merito, chiariamo subito una cosa: sono i più forti e i superfavoriti di questo Mondiale ma, se c’era un modo di complicarsi un po’ il cammino verso la Finale, loro lo hanno trovato (ovviamente all’unanimità) in una frazione di secondo. Dunque, procediamo con ordine. Le squadre qualificatesi dal quinto all’ottavo posto e che quindi devono essere scelte, sono: Usa 1, Svezia, Cina e Islanda. Le squadre che devono scegliere (quelle arrivate dal primo al quarto posto) sono: Italia, Olanda, Usa 2 e Israele. Noi abbiamo scelto, come avversaria nei Quarti, la Cina e, sin qui, ci può stare. Ora si trattava di scegliere la vincente di quale altro Quarto incontrare in Semifinale. Gli altri Quarti erano questi: Olanda-Islanda, Usa 2- Svezia e Usa 1-Israele. Bene, la vincente di quale Quarto abbiamo, o meglio, hanno scelto i nostri? Quella del Quarto di Finale tra Usa 2 e Svezia. Ma come? Vi ho spiegato in tutte le lingue che l’unica squadra pericolosa per voi può essere Usa 2 e voi l’andate a capare nel mazzo? Non c’è altra soluzione: il capitano deve toglier loro il diritto alla parola. Ma quello che è più assurdo, sono le motivazioni che hanno dato per la scelta. Queste “molto probabilmente entrambe le squadre Usa vinceranno e quindi noi, dovendosi le due squadre americane incontrare in Semifinale per regolamento, giocheremo comunque con l’Olanda, perciò tanto vale scegliere la vincente di Usa 2 - Svezia, sperando che la Svezia vinca o che, in sottordine, Israele batta Usa 1 e che a noi quindi, tocchi Usa 2.”. Sembra il classico ragionamento che facciamo noi giocatori medi quando dobbiamo giocare una mano. Facciamo una serie di considerazioni e poi…ci perdiamo per strada. Infatti, visto che se le due americane vincessero, noi dovremmo comunque giocare con l’Olanda, dico io, perché rischiare Usa 2 in Semifinale e non considerare, per esempio, che l’Islanda potrebbe vincere con l’Olanda e che quindi, se avessimo scelto di incontrare in Semifinale la vincente di questo Quarto, avremmo incontrato l’Islanda, ovvero un avversario certamente meno pericoloso di Usa 2? Comunque così è andata e, presumibilmente, in pratica non cambierà niente perché, salvo sorprese, le due americane andranno in semifinale e noi giocheremo comunque con l’Olanda. Racconto tutto questo solo per iniziare una campagna finalizzata ad ottenere una norma scritta che vieti ai giocatori (almeno ai nostri), di dire la loro su argomenti non bridgistici o anche bridgistici ma non squisitamente tecnici. Infatti una squadra che domina il round robin come lo hanno dominato i nostri chiudendo con una media (quasi il 19.50) mai raggiunta da nessuna squadra in un round robin della Bermuda Bowl, non dovrebbe avere alcun problema a raggiungere la Finale anche facendo di tutto per complicarsi il cammino. FORZA AZZURRI!!!!!!!!!
Purtroppo, come era ormai prevedibile da un paio di giorni, non potremo più gridare “Forza Azzurre!” e “Forza Veci!”. Le altre due nostre rappresentative, infatti, non sono riuscite a compiere il miracolo e sono entrambe fuori dai KO. Non me ne vogliano i miei coetanei, ma va sottolineato che il campionato giocato dalle donne, è stato certamente più intenso ed interessante di quello dei senior. Infatti anche se la posizione in classifica finale (12° posto) è stata la stessa per le due squadre ed i punti conquistati dalle donne sono stati appena 5 di più di quelli ottenuti dai senior, le signore ci hanno certamente regalato più emozioni e ci hanno lasciato sperare più a lungo in un risultato positivo. Dopo la partenza disastrosa, hanno infatti imbroccato un filotto degno degli Open che le ha portate a raggiungere il secondo posto in classifica, hanno giocato alla pari con quasi tutte le squadre di grande spessore e, almeno sino a quattro incontri dalla fine, ci hanno tenuto col fiato sospeso. Poi non sono riuscite a centrare l’obiettivo, ma ci hanno provato sino alla fine. Come già detto ieri, questo era l’obiettivo minimo che si chiedeva alle ragazze: di giocarsi con altre tre o quattro squadre i due posti lasciati liberi dalle squadre di altra categoria. Tra le quali, ovviamente, è rientrata anche la Francia. I Senior, dai quali, almeno io, mi aspettavo qualcosa di più rispetto alle donne, hanno invece giocato un campionato mediocre e, soprattutto, incolore. Partiti benino, sono poi incappati in una serie di risultati negativi e non hanno mai dato l’impressione di poter risalire la china. Peccato, secondo me la squadra c’era e sono più che sicuro che, qualora venga rimessa alla prova, saprà dimostrare il suo reale valore. Ecco quali saranno gli incontri dei Quarti in questi due Campionati.
Ladies. Usa 2- Indonesia, Inghilterra-Svezia, Usa 1-Olanda, Cina-Francia.
Senior: Francia-Germania, Polonia-Australia, Usa 2- Indonesia, Danimarca-Usa1.
Sei squadre Usa su sei partecipanti nei Quarti. Credo sia un record assoluto.
Alberto Benetti
OPEN
FORMAZIONE
Giorgio DUBOIN Norberto BOCCHI Lorenzo LAURIA Augustin MADALA Antonio SEMENTA Alfredo VERSACE M.T. LAVAZZA (cng) M. ORTENSI (coach)
LADIES
FORMAZIONE
Gianna ARRIGONI Donatella GIGLIOTTI Angela DE BIASIO Gabriella OLIVIERI Simonetta PAOLUZI Cristina GOLIN G. BERNASCONI (cng) D. DE FALCO (coach)
SENIORES
FORMAZIONE
Franco BARONI Franco CAVIEZEL Franco CEDOLIN Carlo MARIANI Carlo MOSCA Antonio VIVALDI G. BERNASCONI (cng) C. MOSCA (coach)
Federazione Italiana Gioco Bridge
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