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22/10/2011
I Mondiali a Veldhoven - Diario 7
Anche se sembra impossibile, data l’innegabile influenza del fattore fortuna nel nostro gioco, il bridge è il gioco di squadra nel quale, statisticamente, c’è il minor numero di “sorprese” nei risultati di un torneo importante o di un Campionato. Parlo di eventi a squadre, non a coppie. Normalmente le squadre più forti arrivano tutte a destinazione più o meno nell’ordine nel quale era abbastanza logico che sarebbero arrivate. Nel Campionato Open ed in quello Ladies ( ripeto che, almeno per quanto mi riguarda, è troppo arduo fare dei pronostici nella categoria Senior), anche stavolta tutte le squadre che, verosimilmente, sarebbero entrate nei Quarti o che, almeno, avrebbero lottato per un posto nei KO sino all’ultimo, sono tutte lì dove era prevedibile che fossero tranne qualche rarissima eccezione che, come da proverbio, conferma la regola. Nel Campionato Open le prime 5 (Italia, le due USA, Olanda e Israele), sono le 5 squadre sulle quali nessuno nutriva dei dubbi riguardanti il loro ingresso nei Quarti e le altre tre squadre al momento tra la sesta e l’ottava posizione in classifica (Islanda, Australia e Cina), sono comunque 3 squadre che erano nel lotto di quelle che sarebbero potute entrare. Diciamo che le sorprese più grosse, ammesso che di sorprese si possa parlare, sono arrivate da due Paesi una volta detti “d’oltre cortina”,ovvero la Polonia (che comunque è ancora in gioco) e la Bulgaria, la vera sorpresa in senso negativo di questi Mondiali. Anche prevedere una vittoria italiana nel round robin, era abbastanza facile ed i nostri infatti, salvo imprevedibili sfaceli dell’ultima ora, dovrebbero finire tranquillamente al primo posto. Rispettate ancora più alla lettera le (mie) previsioni nel settore femminile. Delle 6 squadre che avevo dato per qualificate al 90% in un mio “pre-diario” pubblicato un paio di settimane fa sul sito federale (le due USA, l’Inghilterra, la Cina, l’Olanda e la Francia), quattro occupano i primi quattro posti in classifica, una, l’Olanda, l’ottavo, ed una sola, la Francia, al momento non è nelle 8 (ma anche questo: che una delle sei avrebbe potuto “rompere”, era stato previsto). E non è che io indovini perché sono un super esperto. Non lo sono affatto (comunque sempre molto più esperto di Versace che, lontano dal tavolo, non ne azzecca mai una che sia una), ma perché, come dicevo all’inizio di questo pezzo, a bridge è estremamente raro che le migliori non giungano a meta. L’Italia era una delle squadre che avrebbe dovuto lottare per i due o tre posti lasciati liberi dalle squadre “fuori quota”. Lo è stata e lo è tuttora anche se, onestamente, le possibilità di recuperare tre posizioni in classifica, sono ormai abbastanza scarse. Soprattutto perché la Francia, che ha tre punti più di noi, domani ha un calendario decisamente più facile del nostro e poi perché 15 punti dalla zona promozione con soli 75 punti rimasti in gioco, sono oggettivamente tanti. Comunque le nostre, con le quali ho finito di parlare pochi minuti fa, non sono certo intenzionate a lasciarsi andare ma, al contrario, assolutamente convinte di potere e dovere giocare il campionato sino all’ultima carta. Oggi, purtroppo, sono incappate in un’altra pesante sconfitta contro una diretta concorrente, quella Germania contro la quale, negli ultimi tempi, avevamo avuto una tradizione molto favorevole. Questa sconfitta ha reso il compito delle Azzurre particolarmente arduo ma, ribadisco, non certo impossibile. Prima di chiudere devo fare una confessione: ieri avevo dato per spacciati i nostri Senior e avevo detto che, a questo punto, non avrei più parlato di questa squadra. Bene, lo ammetto, lo avevo fatto solo per pura scaramanzia. La consistente vittoria dei nostri contro l’Olanda mi aveva fatto sperare di aver ottenuto un qualche risultato. Poi però la sconfitta contro la Francia mi ha fatto ricredere. Nell’ultimo turno, e ci rimetto un altro però, una vittoria a punteggio pieno (si contro Reunion, ma un 25 è sempre un 25), mi ha ridato un sottilissimo filo di speranza. Se infatti è vero che 22 punti dall’ottava, 12 dalla nona e 8 dalla decima sono davvero tanti da recuperare, è altrettanto vero che, in una giornata di grazia, l’impresa potrebbe riuscire. Al momento, comunque, questa dei Senior, è certamente la squadra che mi ha deluso e rattristato di più. Confesso infatti ( e lo avevo anche scritto in un altro pre-diario) che davo a questa squadra più possibilità di entrare nei Quarti di quante non ne dessi alle ladies. Sempre in sede di presentazione dei Campionati, si era infatti detto che, per le Azzurre, lottare sino all’ultimo per l’ingresso nei Quarti sarebbe stato un risultato minimo ma comunque accettabile. Per i Senior, al contrario, il minimo risultato accettabile sarebbe stato solo un effettivo ingresso nei Quarti. Certo, se domani entrassero tutte e due le squadre…sarebbe veramente un bel top.
    
    Alberto Benetti

OPEN
FORMAZIONE
Giorgio DUBOIN
Norberto BOCCHI
Lorenzo LAURIA
Augustin MADALA
Antonio SEMENTA
Alfredo VERSACE
M.T. LAVAZZA (cng)
M. ORTENSI (coach)
LADIES
FORMAZIONE
Gianna ARRIGONI
Donatella GIGLIOTTI
Angela DE BIASIO
Gabriella OLIVIERI
Simonetta PAOLUZI
Cristina GOLIN
G. BERNASCONI (cng)
D. DE FALCO (coach)
SENIORES
FORMAZIONE
Franco BARONI
Franco CAVIEZEL
Franco CEDOLIN
Carlo MARIANI
Carlo MOSCA
Antonio VIVALDI
G. BERNASCONI (cng)
C. MOSCA (coach)
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