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Campionati Internazionali
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27/06/2014
Opatija 2014 - European Team Championships
Con le serie Open e Women ferme, ben poco ho oggi da offrirvi in queste note, se non il resoconto della competizione Seniors, e il calendario del giorno.
    Per una volta, cominciamo dai vecchietti, i quali hanno giocato i primi tre turni (su nove) di Finale A e B: Round Robin tra le migliori dieci nel primo caso, e Swiss tra le peggiori quindici nel secondo.
    I nostri, notoriamente, sono stati relegati in quest'ultimo gruppo, dietro la lavagna, ed anche in castigo hanno pasticciato, finendo addirittura per riposare nel secondo incontro, da ultimi quali erano, prima di battere di stretta misura la Slovenia nell'ultimo match. Si potrebbe dire che "hanno mollato", se non fosse che hanno giocato a questo livello anche prima, così che si può invece dire, più semplicemente, che non hanno mai trovato un'accettabile condizione tecnica e psicologica.
    Nell'empireo, la favorita Polonia è partita bene battendo la Norvegia - proprio la squadra che l'aveva sopravanzata sul filo di lana nel corso della qualificazione - ma ha perso, sebbene di misura, i successivi due incontri. La classifica vede tuttavia i baltici al comando, dato che, nel generale equilibrio, livellato quest'anno molto in alto - ho già avuto modo di notare come ci siano, nella categoria, molti giocatori di altissimo rango assoluto, in misura ben maggiore rispetto al passato - nessuno ha avuto modo di distinguersi. Di fatto, se si esclude forse la Danimarca, un po' staccata all'ultimo posto, tutte potrebbero ancora vincere, dato che tra la prima e la penultima ci sono solo 17 VP. Dietro alla Polonia, inseguono Austria e Norvegia.
    Nella Finale B, dopo due turni si è purtroppo dovuta ritirare l'Olanda, in quel momento seconda, che ha visto ricoverati in ospedale simultaneamente due suoi componenti: frattura del bacino per una, e malessere cardiaco per un altro.
    La corsa la guidano Germania e Israele, pressoché appaiate, seguite dalla Scozia.
    Veniamo ora alle altre due categorie, delle quali vi devo un commento al calendario odierno delle due compagini che ci rappresentano. In entrambi i casi, la giornata è molto intrigante, fatta com'è di appuntamenti di grande rilievo.
    Le signore partono contro la Turchia, poi hanno la Croazia, e infine la Svezia. Nel caso delle prime due, si tratta di squadre dalle quali ci si aspettava molto, ma che stanno deludendo. La Turchia, in particolare, ha vinto a Poznan (Open Women Teams Championship) e raggiunto i quarti di finale nelle ultime due edizioni dei World Games, ma dopo essere partita bene è ora tristemente quindicesima, a 26 VP dalla qualificazione per Chennay. Le croate, di norma in ombra, ma capaci del quinto posto a Varsavia nel 2006 e dunque pericolose, dovevano sfruttare l'entusiasmo legato al giocare in casa, ma sono solo diciannovesime, senza mai aver alzato il capo. Insomma, due incontri delicati ben al di là di quello che recita la classifica.
    Altra faccenda è la Svezia, la quale è sesta, e squadra con sette ottavi di nobiltà. Le manca la stella principale, Cecilia Rimsted, da poco diventata mamma, ma l'ossatura della squadra è intatta, e dunque va presa con le pinze.
    In definitiva, una giornata che può dirci molto sulle ambizioni delle nostre, e che viene proprio all'inizio della volata finale: con il turno di oggi, comincia la seconda metà del Round Robin.
    Nell'Open, oltre al fatto che ogni momento conta, d'ora in poi, dopo la Serbia - alla quale in altri momenti avremmo guardato con snobistico disprezzo, ma che è ora a solo 4.91 VP da noi - ci aspettano due incontri cruciali contro Inghilterra e Latvia. La prima guida la corsa, e la seconda, già rivista a questo livello e dunque non così scarsa come si potrebbe immaginare, è quarta. Insomma, due squadre che hanno buone probabilità di far parte del lotto delle qualificate, così che i punti fatti contro di loro avranno valore triplo. Dovessimo perderli entrambi, quei due match, sebbene potremmo ancora rientrare tra le prime nove grazie ad un calendario finale davvero molto agevole, dovremmo però presentarci alla fase finale con chance quasi nulle di qualificazione mondiale, e già una, di sconfitta, potrebbe comprometterle pesantemente. Si potrebbe dire che abbiamo una grave polmonite, e che il minimo soffio di vento ci porterebbe alla tomba.
    Non ci resta che incrociare le dita.
    
    Maurizio Di Sacco

Nazionale Open
FORMAZIONE
Francesco ANGELINI
Leonardo CIMA
Valerio GIUBILO
Lorenzo LAURIA
Antonio SEMENTA
Alfredo VERSACE
Ercole BOVE (cng)
Nazionale Women
FORMAZIONE
Margherita CHAVARRIA
Caterina FERLAZZO
Gabriella MANARA
Simonetta PAOLUZI
Francesca PISCITELLI
Ilaria SACCAVINI
Gianpaolo RINALDI (cng)
Nazionale Senior
FORMAZIONE
Andrea BURATTI
Franco CEDOLIN
Giuseppe FAILLA
Carlo MARIANI
Filippo PALMA
Guido RESTA
Gianni MEDUGNO (cng)
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