
Potremmo sintetizzare la giornata di ieri in tre parole: rinascita, conferma, delusione. Questi sono infatti i termini associabili alle nazionali italiane, rispettivamente quella Open, Women e Seniors.
Le stupende signore hanno inanellato tre limpide vittorie, ed hanno ora oltre 13 VP di vantaggio sull'Olanda, e quasi 14 sull'Inghilterra, proprio le due favorite, capaci ieri di emergere dal gruppo, e di presentarsi alla volata. Più giù, sebbene sia ancora presto per guardare più approfonditamente la lotta per la qualificazione mondiale, si segnala il perdurare della crisi di polacche (da noi battute ieri dopo anni di amarezze) e russe, entrambe ancora sotto media, ma per il resto il gruppo è già diviso nei due, prevedibili tronconi, formati da squadre pronosticabili quali loro appartenenti.
Oggi ci aspettano Romania, Irlanda e Israele. La prima in ripresa dopo un pessimo inizio (più atteso il secondo della prima, tuttavia), la seconda in caduta dopo aver iniziato benissimo (ha guidato la classifica fino al quarto turno), e la terza ora quinta, e formazione di grande tradizione. Insomma, una giornata delicata, molto simile a quella di ieri. Da notare che sia l'Olanda che l'Inghilterra hanno un calendario paragonabile al nostro, per cui le somme che si potranno tirare domani avranno un certo peso sulle previsioni finali.
L'Open ha approfittato della predetta giornata favorevole, schiantando tutte e tre le avversarie (dei 60 VP in palio, ne hanno complessivamente lasciati 3.35) ed issandosi al quarto posto. Nel frattempo - considerazione importante da fare - tra le prime nove è comparsa la Turchia, contro la quale abbiamo vinto bene, mentre ne è uscita l'Ungheria, che ci ha inflitto una pesante sconfitta all'esordio, ovvero una combinazione di eventi quanto mai utile in vista della fase finale (lo ricordo: la parte più significativa del carry-over è rappresentata dai punti ottenuti contro le altre squadre qualificate).
Sopra di noi, continua a guidare Israele, sebbene al vertice ci siano stati avvicendamenti continui, all'insegna di un notevole equilibrio. Lo stesso è certificato anche dando uno sguardo ai punteggi delle prime: con i suoi 104 .03 VP, Israele sarebbe solo quarta nell'altro girone. Dietro ai discendenti di Davide ci sono la sorprendente Romania e la Danimarca, mentre uno sguardo più giù, in chiave qualificazione, ci dimostra le difficoltà dell'Olanda, ancora undicesima (passano le prime nove), e della già citata Ungheria.
Nell'altro gruppo la Norvegia - inattesa così in alto, sebbene formazione di grande qualità - conduce davanti a Francia e Monaco, mentre più giù, tra le più titolate manca all'appello delle prime nove la sola Irlanda, undicesima.
Per i nostri una giornata che ci dirà molto sul loro effettivo recupero, visto che dopo le Isole Faroe, non certo impossibili, ci toccheranno Olanda e Polonia. Oltre al significato dei due incontri nell'ambito della valutazione dello stato di forma dei nostri, i due match rivestono anche un'importanza notevole in vista della finale, visto che, con ogni probabilità, tutte e due le formazioni avversarie ne faranno parte.
Veniamo ora alle "dolenti note", i Seniores, ed è proprio il caso di aggiungere, con il Sommo Poeta, che "molto pianto mi percuote" dopo le fauste previsioni che avevo fatto. I nostri hanno perso tutti e tre gli incontri, sebbene non troppo pesantemente, e sono ora sull'orlo dell'abisso, lontani come si trovano - quasi 18 VP - dall'ultimo posto utile per accedere alla finale che comincia domani. Per giunta, avendo navigato costantemente in acque basse, nella loro (auspicabile) risalita dovrebbero anche affrontare, per il meccanismo del Swiss, squadre che vestono panni più pregiati di quelli indossati dalle precedenti avversarie. Il primo piatto di giornata è costituito dalla Finlandia, formazione certo non impossibile, ed anzi, in passato, utile per accumulare cospicui bottini. Dovessero traballare in quell'incontro, non ci sarebbe appello, per gli azzurri.
Al di sopra, la Polonia ha una marcia davvero impressionante, tanto che ha staccato di 21.46 VP l'Inghilterra. Gli inglesi sono seguiti da due squadre che rappresentano entrambe delle sorprese, Norvegia e Austria, mentre fa specie vedere la Francia solo decima, sull'orlo di una clamorosa eliminazione. La lotta per le posizioni di pregio è ancora apertissima, e prevedibilmente appassionante nell'arco dell'intera giornata.
Maurizio Di Sacco