
Ancora un piccolo passo, che potrebbe essere "grande per l'Italia (Ladies)", per parafrasare la celeberrima dichiarazione di Neil Armstrong, ed il sipario calerà sui cinquantaduesimi Campionati Europei a Squadre. Due incontri nel settore Women, e tre nell'open, oggi, è tutto quello che rimane ancora da disputare in questa bellissima kermesse, a ragione ritenuta la competizione più dura del mondo subito dopo Bermuda Bowl (World Team Championships) e World Games.
Le nostre due squadre ancora presenti - i Seniores sono partiti ieri l'altro - si presentano allo showdown in posizione radicalmente diversa, sia in termini di classifica, che di sentimenti.
Le signore dopo una strepitosa cavalcata, tutta condotta tra le prime tre, con concrete speranze di medaglia - senza escludere del tutto l'oro - e la quasi certezza della qualificazione alla prossima Venice Cup. L'Open, invece, dopo la peggior prestazione degli ultimi trent'anni, già ampiamente trattata, e che certo farà versare ancora fiumi d'inchiostro: ultimi tra le qualificate del girone, e solo grazie al tuffo sul filo di lana, ma comunque senza alcuna, concreta chance di raggiungere nessun obbiettivo di pregio. Per la prima volta dal 1995, a meno di un vero e proprio miracolo non parteciperemo ai mondiali: incredibile dictu, lo faremo da detentori, anzi dopo avere letteralmente stracciato ogni avversario del pianeta solo otto mesi fa.
Ma vediamo qualche dettaglio: naturalmente, Ladies first.
Purtroppo, la cronaca non è per una volta positiva. Le nostre, pur mantenendosi al terzo posto, hanno avuto una giornata difficile, perdendo entrambi i primi due incontri con delle assolute comprimarie, collocate, allora come ora, sul fondo della classifica: 8.52-11.48 contro l'Austria, e 5.82-14.18 contro la Grecia. Tuttavia, quando sembravamo aver davvero imboccato la discesa, hanno trovato la forza per battere l'Olanda, seconda della classe.
Conduce ora l'Inghilterra, che ha la miseria di 0.29 VP sulle orange, mentre noi siamo circa 12 VP più indietro. L'oro è un miraggio, sebbene possibile grazie anche allo scontro diretto con le inglesi che ci attende alle 10.30, ma dobbiamo anche guardarci le spalle per quanto riguarda il bronzo: la Francia è 5.27 VP indietro.
Dopo l'Inghilterra, concluderemo le nostre fatiche con la Germania, che è (quasi) esattamente in media, mentre le nostre prime avversarie avranno poi un'incontro simile al nostro, contro la Norvegia. Le olandesi hanno invece un calendario di tutto riposo, rappresentato da Croazia ed Estonia nell'ordine, mentre la Francia ha l'Irlanda - più o meno stesso discorso di Germania e Norvegia - e poi il Libano, ultimissimo. In definitiva, una combinazione di elementi per noi abbastanza sfavorevoli.
Per quanto riguarda le ultime due posizioni utili per ottenere il visto per l'India - già che ci sono: noi abbiamo 27 VP di margine - la Polonia, a lungo sotto la metà della classifica, si è issata a fatica al quinto posto, dieci VP davanti alla Turchia, squadra anch'essa in prepotente ascesa. Alle turche sono però appiccicate le rumene - 0.45 VP più giù - e vicinissime sono anche danesi e svedesi, per una lotta che si presenta come appassionante.
Nell'Open, ha scaldato il cuore l'enorme impegno che i nostri hanno profuso. In termini di classifica poco ha contato, e quasi certamente conterà - eravamo penultimi, ed ora siamo quart'ultimi - ma fa comunque molto piacere leggere della schiacciante vittoria sulla Francia (66-9), della buona prestazione contro l'Irlanda (43-25) e del pareggio contro Monaco (32-32). A finire, ci mancano Russia, Estonia e Svezia: se voleste sapere quanto è lontano il miracolo, ebbene la qualificazione mondiale è 27.97 VP più su.
La testa l'ha presa la Germania, la quale ha approfittato della giornata opaca dei monegaschi, sconfitti sia da Israele che dalla Turchia prima di impattare contro di noi. I sudditi del principato sono tuttavia ancora secondi - avevano ieri un buon margine di vantaggio - a 6.55 di distacco, mentre subito dietro c'è l'Inghilterra, alla miseria di 0.23 di distanza. Dopo Polonia e Israele, ma già quasi 10, ulteriori VP indietro, e poi un piccolo abisso di quasi 14 VP prima di trovare la sesta, la Danimarca. Per quanto riguarda i posti pregiati, direi che oltre alle squadre già citate sono ancora in contesa Bulgaria (attaccata alla Danimarca), Francia, Norvegia e forse Svezia.
Lo scontro di maggior rilevo di questa mattina è indubbiamente quello tra Germania e Israele, ma segnalo anche Danimarca Monaco, Inghilterra-Norvegia e Bulgaria-Francia. A seguire, Polonia-Monaco come piatto principale, e poi Inghilterra-Svezia e Francia-Danimarca. Per concludere, Monaco-Inghilterra, che potrebbe valere il titolo se dovesse calare la Germania, Danimarca-Germania e Israele-Norvegia.
Maurizio Di Sacco