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Campionati Internazionali
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15/06/2012
Gente di Dublino
Malgrado sia praticamente certo che la stragrande maggioranza di voi ormai conosca questa formula a memoria, ritengo giusto iniziare queste mie note da Dublino (si fa per dire, siamo a 50 minuti di treno dal centro) ricordando quale sia la formula del Campionato Open. Bene, le squadre sono divise in due gironi da 19. Si gioca un round robin all’italiana dove ogni squadra incontra tutte le altre. Alla fine del round robin le 9 prime classificate di ogni girone (18 squadre) formeranno il girone di finale dove ognuna delle 9 promosse di un girone, incontrerà le 9 promosse dell’altro girone. Tutte le squadre entreranno nel girone di finale con il punteggio ottenuto negli 8 incontri disputati contro le 8 altre squadre promosse del proprio girone. Il che significa che più della metà dei risultati ottenuti nel girone eliminatorio, non avranno alcun valore . La formula, come tutte le formule, presenta molte pecche e non è assolutamente giusta. Ma la giustizia, si sa, non è di questo mondo. L’unica scusante che hanno i creatori di questa formula e quelli che continuano ad usarla, è una sola: per varie ragioni, molte delle squadre che partecipano agli Europei, avrebbero dei seri problemi a far rimanere qui (o in qualsiasi altro posto) le loro rappresentative per 15 giorni (tanto durerebbe il Campionato se ogni squadra presente dovesse incontrare tutte le altre). Usando questa formula, metà delle squadre, quelle che comunque non sarebbero interessate alla lotta per i primi posti, tornano a casa dopo una settimana. La ladies, ed i senior che arriveranno domani, giocano un sano e normale girone all’italiana. Le ladies, by the way, rimangono qui per tutta la durata del Campionato Open girone di finale compreso. Vien da chiedersi come e perché le squadre femminili non abbiano gli stessi problemi di quelle open e possano restarsene tranquillamente qui quasi 2 settimane.
    
    I campionati open e ladies sono iniziati in modo completamente diverso per le nostre due Nazionali. Cominciamo parlando delle ladies (anzi, per dirla tutta, oggi parleremo quasi solo di ladies): la nostra rappresentativa, nei primi 4 incontri disputati, ha incontrato quelle che sono da tutti ritenute le 4 squadre più forti presenti qui a Dublino ovvero, nell’ordine (non di valore, ma cronologico), Olanda, Svezia, Inghilterra e Francia. Tanto per darvi un’idea del valore di queste Nazionali, vi dirò solo che queste quattro hanno vinto gli ultimi 10 Campionati Europei di fila: 4 la Francia, 3 l’Inghilterra, 2 la Svezia ed uno l’Olanda e li hanno vinti con buona parte delle giocatrici che difendono ancora i colori di queste Nazionali. Malgrado qualcuno sostenga l’esatto contrario, qualsiasi creatura dotata di normale raziocinio può facilmente capire che modo peggiore per iniziare un Campionato, non poteva esserci. Ed infatti è iniziato nel peggiore dei modi. Nei due incontri della prima giornata, contro l’Olanda e contro la Svezia, le nostre sono partite bene mantenendo un certo equilibrio nel primo incontro e staccando le avversarie all’inizio del secondo. Nella fase finale dei due match, però, sono calate perdendo di brutto con le olandesi e di misura con le svedesi. Ma il vero dramma si è consumato nella seconda giornata. Contro Inghilterra e Francia abbiamo fatto, in totale, 10 punti: 8 con le inglesi e 2 con le francesi. Pur considerando che quest’ultimo punteggio è “bugiardo”, nel senso che quasi la metà dei punti persi, si sono persi per malasorte e per errori delle avversarie (la D’Ovidio, forse la n°1 al mondo, ha mantenuto uno slam giocando una linea percentualmente inferiore a quella che avrebbe prodotto il down), va detto con franchezza che le nostre sono partite peggio di quanto il pur proibitivo calendario lasciasse prevedere. Ora siamo in una situazione difficilissima ma ancora certamente non disperata. Con 350 punti ancora in palio, non è infatti certo impossibile recuperarne quella quarantina che ci divide dal sesto posto, l’ultimo utile per la qualificazione alla Venice Cup. Ovvio, altri passi falsi sarebbero decisivi, ma se le nostre, come è nelle loro possibilità, dovessero incappare in una serie positiva, la qualificazione potrebbe essere ancora possibile. Unica nota positiva in campo women, è un episodio che ha dato modo ad un nostro campione open di dimostrare la sua grande modestia. Questi i fatti: la Manara e la Ferlazzo, contro l’Olanda, incappano in un qui pro quo dichiarativo ed una loro dichiarazione viene spiegata in modo differente dalle due parti del sipario. Le Olandesi che hanno avuto due spiegazioni differenti finiscono col giocare un contratto assurdo e pagano una cifra. Ovviamente chiamano il direttore il quale si riserva di decidere. Prima della decisione,quando Lauria viene messo al corrente della cosa, sentenzia “Non possono farvi niente: io ho sempre perso gli appelli nei quali ero stato danneggiato da spiegazioni difformi. Vedrete che convalideranno il risultato”. Il risultato è stato convalidato al punto che sono stati ben 18 gli imps spostati dal versante italiano e quello olandese. E la modestia della quale parlavi in cosa consisterebbe?, direte voi. Ve lo spiego subito: nel fatto che il più grande perditore di reclami e appelli di tutti i tempi abbia modestamente ritenuto che due giovani olandesi potessero eguagliarlo. Se non è una prova di modestia questa…
    
    Gli uomini hanno iniziato bene, anzi, benissimo, ma non all’italiana. Impegnati nei primi 5 incontri (in uno siamo stati in bye) contro squadre di media (questa Norvegia, pur avendo giocato bene contro di noi, non è neanche lontana parente della squadra di qualche anno fa) e bassa categoria, li hanno vinti tutti, ma, a parte il primo col Portogallo, non li hanno stravinti come in tante altre occasioni. Ma per loro, come spiegato all’inizio, il vero campionato inizierà quando giocheranno il girone finale. Certo, anche il punteggio che si porteranno dietro in quel girone avrà la sua importanza ma quanto successo sinora non credo sia determinante in alcun modo.
    
    Alberto Benetti

Nazionale Open
FORMAZIONE
Norberto BOCCHI
Giorgio DUBOIN
Lorenzo LAURIA
Augustin MADALA
Antonio SEMENTA
Alfredo VERSACE
M.T. LAVAZZA (cng)
M. ORTENSI (coach)
Nazionale Women
FORMAZIONE
Cristina GOLIN
Caterina FERLAZZO
Gabriella MANARA
Gabriella OLIVIERI
Ilaria SACCAVINI
Simonetta PAOLUZI
G. BERNASCONI (cng)
D. DE FALCO (coach)
Nazionale Senior
FORMAZIONE
Andrea BURATTI
Franco CAVIEZEL
Franco CEDOLIN
Amedeo COMELLA
Carlo MOSCA
Antonio VIVALDI
G. BERNASCONI (cng)
C. MOSCA (coach)
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