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22/06/2012
Gente di Dublino 4
Quante occasioni buttate via, ragazzi! Se qualcuno mi avesse chiesto che tipo di situazioni mi sarei augurato capitassero nei tre incontro contro Olanda, Polonia e Francia per recuperare su Monaco, avrei risposto senza esitare: quelle che, di fatto, sono capitate. Purtroppo stavolta, a differenza di tante altre volte, non siamo stati in grado di sfruttarle. Anzi, molto spesso, siamo riusciti a perdere punti in circostanze nelle quali avremmo potuto e dovuto guadagnarne. Nel girone di finale, dopo un’ottima partenza contro l’Islanda, contro la quale abbiamo giocato un incontro “vecchia maniera”, nei tre incontri contro le tre squadre sopra citate,abbiamo conquistato in tutto 38 punti avendo avuto la possibilità di conquistarne almeno 55/60. E di conquistarli senza particolari acrobazie ma limitandoci a non commettere errori assolutamente non abituali per giocatori del livello dei nostri. E di che livello siano questi giocatori, lo si è capito ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, nell’incontro giocato contro la squadra-monstre di questi campionati: Monaco. Match da noi vinto per 22 a 8 contro la formazione-tipo monegasca. Detto questo, va anche detto che, in ogni caso, vincere un campionato dove gioca una squadra come quella che sta conducendo la classifica, Monaco appunto, sarebbe comunque un’impresa ai limiti delle umane possibilità. I monegaschi stanno giocando su dei livelli incredibili ed il loro ruolino di marcia è impressionante. L’aver ancora una pur minima speranza di recuperare lo svantaggio, è già tanto. Basti pensare che, se anche avessimo fatto 60 punti contro le tre squadre delle quali parlavo all’inizio, avremmo comunque 7 punti di svantaggio su di loro. Ma allora sì che si sarebbe assistito ad un finale di campionato mozzafiato. Con 29 punti da recuperare in 4 turni, non c’è che da sperare che….”buchino”. Ci troviamo, insomma, nella situazione in cui si trovò Felice Gimondi in un Giro d’Italia di qualche decennio fa. Ad un cronista che gli chiedeva come avrebbe potuto recuperare 3 o 4 minuti a Eddy Merckx nell’ultima tappa, il Campione lombardo rispose “Bè, se dovesse bucare 5 o 6 volte…”. Qui non solo c’è da sperare in qualche loro foratura, ma c’è anche da giocare alla perfezione ogni singolo board. Se infatti i monegaschi, da qui alla fine del campionato, dovessero limitarsi a fare la media (60 punti), noi, per vincere, dovremmo fare una media di 22.5 punti ad incontro. Possiamo farla? In assoluto, considerando che i nostri Campioni hanno già compiuto imprese del genere è teoricamente possibile, ma certo non molto probabile. E poi, stando a quel che si è visto sinora, che loro “forino” non è un qualcosa su cui si possa contare. La speranza, però, come si sa, è l’ultima a morire.
   Se Sparta piange, Messene non ride. Anzi, piange proprio a dirotto. Il campionato delle nostre signore è finito oggi. Non c’è più alcuna possibilità di qualificarsi per la Venice Cup. In una giornata nella quale avremmo dovuto fare almeno 40 punti per continuare a sperare, ne abbiamo fatti solo 24. La nostra squadra ladies è incappata in un campionato da dimenticare. Solo una delle tre coppie, Paoluzi- Saccavini, è positiva, anche se non di molto, nella Butler. Era da Malta 1999 che la nostra Nazionale Femminile non giocava un Europeo così disastroso. Comunque, questo è quello che passa il convento: quattro sesti di questa squadra hanno vinto in scioltezza le selezioni per le Olimpiadi stravincendo di cento punti o giù di lì la Finale. Oggi, in Italia, non si può costruire una squadra migliore di questa che Bernasconi ha portato qui. C’è solo da augurarsi che tra due mesi, alle Olimpiadi di Lille, le Azzurre, pur prive di quella che qui è stata la coppia migliore, siano più in forma e, magari, anche più in fortuna. Alle nostre ladies che dovranno giocare la bellezza di altri due incontri in due giorni, non possiamo che dire “buon proseguimento di vacanza in Irlanda” e “auguri per le Olimpiadi”.
   Se Sparta piange, Messene pure, anche Atene non è che si stia sbellicando dalle risate. I senior, dopo essere rimasti a stretto contatto con il sesto posto per tutto il campionato (anzi, a metà del 13° incontro, erano in quarta posizione), nell’ultimo incontro odierno sono incappati in una disfatta contro la Polonia. I 5 miseri punticini conquistati contro i polacchi, ci hanno fatto precipitare al decimo posto a 15 punti dalla zona-qualificazione per la Senior Bowl e a 22 dal Podio. Mancano ancora 4 incontri e quindi i giochi sono ancora aperti, ma se i nostri non troveranno quella continuità sinora mancata a questa squadra, anche raggiungere il minore dei nostri obiettivi, sembra molto difficile. Difficile certo, ma sicuramente non impossibile soprattutto se la dea bendata, che sinora sembra vederci benissimo ed accanirsi contro i nostri “veci”, dovesse decidere di interessarsi di qualcos’altro. Qui la matematica non ci condanna e per agguantare il sesto posto, non è necessario viaggiare a ritmi da guinness dei primati né sperare in “forature” varie. E’ condizione necessaria e sufficiente che si giochi bene, cosa che questi sei giocatori sono sicuramente in grado di fare, e che non si incappi in un altro match tipo quello con la Polonia.
   
   Alberto Benetti
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