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24/10/2014
Campionati del Mondo a Sanya
"A distanza di trentasei anni" è un motivetto ricorrente a Sanya. E' infatti nel 1978 a New Orleans che Kerri Sanborn ha vinto la sua prima medaglia d'oro a Coppie Miste, replicata qui. Ed è sempre nello stesso anno che una squadra polacca si è aggiudicata la Rosenblum, proprio nella sua prima edizione. Questo si è ripetuto ieri, quando MAZURKIEWICZ è stata capace di ribaltare il pronostico, addirittura dominando MONACO in finale.
     I polacchi sono balzati prepotentemente al comando nella prima frazione di quattordici mani, vinta con un perentorio 51-10, ed hanno poi aggiunto a quei 41 IMP di vantaggio un altro 28-7, portandosi ad un preoccupante - per MONACO - +61. I monegaschi, che fino a quel momento aveva schierato il capitano Pierre Zimmermann, obbligato dal regolamento a sedersi al tavolo per almeno due turni se voleva fregiarsi del titolo, ha da quel punto in poi schierato il solo quartetto di fenomeni, ovvero i cosiddetti "Fantunes" e "Helgness", ma tutto ciò che questi sono stati capaci di fare - da un'analisi delle mani sembra anche a causa della loro piattezza - è vincere di 10 IMP il terzo tempo, e di 1 il quarto, per concludere a -50, sul 131-80 per MAZURKIEWICZ.
     Con questa vittoria viene stabilito anche un nuovo record mondiale, quello di Michal (si legge Michau) Klukowski, il quale diviene, ad appena diciannove anni, il più giovane vincitore di un titolo mondiale Open, avendo tuttavia già nel carniere un titolo a squadre Under 21, conquistato a Tai Cang due anni fa.
    

    Wlodzimierz Starkowski, Piotr Gawrys, Michal Klukowski, Marcin Mazurkiewicz, Krzysztof Jassem, Stanislaw Golebiowski

    
     A senso unico anche la finale femminile, ed anche questa in maniera inattesa, anche se non si può certo dire "contro pronostico". Di fatto, si trattava di un incontro dello stesso tipo di quello Open: cinque fenomeni stipendiati da una sponsor in campo per la squadra Baker, e sei fortissime giocatrici dall'altro (a dire il vero, anche MAZURKIEWICZ ha nel capitano uno sponsor, ma di livello molto vicino agli altri).
     Qui, diversamente che di là, è stato il primo genere di squadra a vincere, e lo ha fatto con disinvoltura, partendo a +41 (ai quali aggiungere 6,67 di carry-over), e poi, dopo un -9 nella seconda frazione, vincendo bene anche la terza e la quarta, per concludere 128,7 a 64.
     Nicola Smith aggiunge così l'ennesimo titolo mondiale al suo palmares, ma plurititolate sono tutte le altre. In particolare, la Michielsen ha vinto così il secondo titolo della manifestazione, dopo quello a Squadre Miste.
    

     Meike Wortel, Lynn Baker, Karen Mc Callum, Cenk Tunkok (C.N,G.), Sally Brock, Nicola Smith e Marion Michielsen

    
     Diversamente dai due incontri appena visti, la finale Senior è stata invece tirata, anche se questo non è riflesso dal punteggio finale. MILNER, infatti, ha sì vinto di quasi 38 IMP (122 a 74,2), ma di quelli ne ha accumulati ben 34 nell'ultimo tempo.
     Anche qui stessa storia di prima, ma ripetuta per due: entrambe le squadre finaliste avevano cinque professionisti e uno sponsor.
    

    Jcaek Psczola (coach), Jcaek Roamnski, Hennant Lall, Gigi Simpson (C.N.G.), Reese Milner, Philippe Crinier, Apolinary Kowalski, Michel Bessis

    
     Veniamo ora alle coppie, iniziando dalle nostre meravigliose fanciulle Giorgia Botta e Margherita Chavarria, capaci di entrare nella finalissima dopo un bella rimonta, conclusa proprio al tuffo sul traguardo, buono per agguantare il diciassettesimo ed ultimo posto disponibile.
     Una prestazione di grande carattere e di maturità, alla quale non sono estranee le belle prestazioni di entrambe nell'ultimo anno, le quali hanno certo dato loro fiducia nei propri mezzi. La finale si preannuncia davvero durissima, visto che, per poche che siano, le giocatrici giunte all'epilogo sono nella quasi totalità onuste di gloria. In bocca al lupo!
     Luci e ombre, invece, nell'Open. Benissimo Lanzarotti-Manno, i quali, dopo una falsa partenza, sono stati poi capaci di entrare tra i migliori del lotto, ma male sia Baldi-Murgia che Del Buono-Gerli, i quali hanno entrambi concluso nei bassifondi della Semifinale A. Come dicevano i commentatori di una volta: "una bella ma sfortunata prova". Male infine, anche Di Franco-Zanasi, incapaci di risalire la corrente della Semifinale B, impresa peraltro molto difficile.
     Tuttavia, la rappresentativa italiana lascia Sanya con una bella esperienza in più, e dopo aver dato prova di qualità, anche se ancora troppo a sprazzi.
    
    Maurizio Di Sacco

OPEN
SQUADRE
Squadra ASSAEL
Squadra CAYNE
Squadra ITALIA
Squadra LAVAZZA
COPPIE
SEMENTA A. - TOKAY M.C.
DI FRANCO M. - ZANASI G.
MANNO A. - LANZAROTTI M.
MIXED
SQUADRE
Squadra CAYNE
COPPIE
PISCITELLI F. - FANTONI F.
RIOLO I. - LI J.
LADIES
SQUADRE
nessuna squadra italiana
COPPIE
BOTTA G. - CHAVARRIA M.
SENIORES
SQUADRE
nessuna squadra italiana
COPPIE
nessuna coppia italiana
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