
Ottantanove formazioni si sono schierate ai nastri di partenza, ieri, un numero molto al di sotto delle aspettative, ma pur sempre rispettabile, se confrontato ad eventi precedenti dello stesso tipo. Ad essere mancati non sono stati quelli che potremmo chiamare "gli stranieri", ovvero i "non cinesi", dato che la partecipazione dei primi, a dispetto della distanza, è stata del tutto in linea con le previsioni. Sono stati invece i locali a venire pesantemente meno. Nelle mie visite preliminari, infatti, la Federazione di qua aveva più volte ribadito che ci sarebbero state non meno di centocinquanta squadre autoctone (e duecentocinquanta nell'open), numero clamorosamente smentito dai fatti, visto che se ne sono viste quarantaquattro adesso, e se ne aspettano meno di sessanta tra una settimana.
Quello che certo non manca è la qualità: al giorno d'oggi, con il proliferare degli sponsor, sempre più spesso si vedono tutti, o quasi i migliori in tutte le manifestazioni più importanti di tutto il mondo, e questa non ha fatto eccezione. Tra i super campioni, infatti, mancano al momento solo parte degli italiani, ma arriveranno anche loro la prossima settimana.
La prima giornata ha visto concludersi la fase di qualificazione, che consisteva in uno Swiss di otto turni, ciascuno di sette mani, al termine del quale le prime quarantadue si sono qualificate alla Semifinale A, mentre le rimanenti quarantasette giocheranno la Semifinale B. Nella prima - ancora un Swiss di otto turni - sono in palio ventisette posizioni buone per accedere alla fase a KO, mentre cinque sono i posti a disposizione di chi è finito in Purgatorio. Purgatorio dove sono al momento relegate formazioni di eccellente qualità, ed in particolare quattro, targate USA per parte di sponsor ma infarcite di campioni di ogni provenienza, dalle quali si poteva aspettarsi molto meglio. Tra queste CAYNE, con i nostri De Falco, Olivieri e Paoluzi (Versace, iscritto, non si è visto, dato che è Roma a disputare il Trofeo Angelini; arriverà in seguito per lo Squadre Open) che è partita così male che non le sono bastati gli oltre 39 VP (su 40) incamerati negli ultimi due turni. Le altre sono MILNER (prima degli esclusi), JOEL e WILLENKEN.
Bene invece NUNES, che se pur tra alti e bassi - pressoché inevitabili su una distanza così breve - ha agevolmente superato il primo scoglio.
Ha vinto, o per meglio dire dominato, BRINK, ovvero il quartetto russo Dubinin, Gromov, Gromova e Ponomareva rinforzato da Sijoert Brink e Cecilia Rimsted. I russi sono un mio pallino, dopo che ad Antalya, nel 2007, vennero scippati del titolo continentale a Squadre Miste da una decisione clamorosamente sbagliata del Comitato di Appello (per meglio dire, vennero privati della possibilità di giocarsi il titolo allo spareggio). Da allora hanno tutta la mia simpatia.
Maurizio Di Sacco