18/07/2013 Wroclaw : Sesta giornata Giornata, quella di ieri, interlocutoria in due categorie, Juniores e Under 21, e, allo stesso tempo, decisamente brillante per quanto attinente alle ragazze.
Queste ultime hanno svolto bellamente i primi due compitini dai quali erano attese, triturando l’Ungheria (19,3 a 0,67) e poi battendo largamente la Svezia (18,63 a 1,37); tutto nella norma. Nel tardo pomeriggio, tuttavia, è arrivata un’autentica impresa, con le nostre capaci di strapazzare la temutissima Olanda – fino a quel momento una delle due incontrastate leader insieme alla Francia – con un secco 51 a 6 (18,12 a 1,88), lasciando solo le briciole alle malcapitate avversarie.
Questo ci ha proiettato a ridosso delle olandesi medesime, lontane meno di due punti, e al contempo ha fatto sì che la Polonia, che non ha smesso di balbettare (tanto da farsi battere dalle ungheresi nel primo incontro di giornata), sia ora ad oltre un intero match di distacco da noi. Non si deve pensare che i giochi siano già fatti per una medaglia, attese come sono, le nostre, da un calendario non così agevole, dovendo ancora incontrare Francia e Polonia, ma certo che la qualificazione mondiale è oramai matematicamente archiviata (abbiamo 82 VP di vantaggio sulla sesta, mancano cinque turni, e dovendo riposare entrambe, l’Ungheria ha solo 80 VP da poter recuperare, ammesso facesse quattro “20” e noi nemmeno un punto!), e niente è precluso.
Incerta la Polonia, fermata dalla molotov italiana l’Olanda, la Francia ha tuttavia continuato la sua marcia spedita, accusando però qualche incertezza. Le transalpine avevano infatti di fronte la giornata più agevole possibile, attese com’erano dalle tre ultime della classe (Turchia, Austria e Svezia), e hanno inaspettatamente lasciato sul tavolo 11 (circa) delle 60 fiches a loro disposizione.
Quasi tutto ciò che resta da decidere verrà deciso oggi: alle 10.00, sfida all’Ok Corral Italia-Francia, e alle 14.00 Francia-Olanda. Per le nostre, poi (bye nel secondo turno), la Polonia prima di cena. Insomma, al mattino sapremo quanto in grande possiamo sognare, e più tardi potremo consolidare quel possibile sogno.
1 FRANCE 195.63
2 NETHERLANDS 175.65
3 ITALY 173.98
4 POLAND 153.45
5 NORWAY 105.10
6 HUNGARY 91.82
7 SWEDEN 74.73
8 AUSTRIA 68.22
9 TURKEY 65.42
Veniamo ora agli Youngsters, i quali avevano un calendario quanto mai agevole, buono per accumulare punti in attesa di tempi più duri. I ragazzini hanno ottemperato solo in parte al loro dovere: partiti a razzo, infliggendo un cappotto all’Irlanda (“20” pieno, che ci ha fatto salire fino al primo posto provvisorio), hanno però subito un inopinato arresto contro la derelitta Repubblica Ceca, la quale ci ha lasciato solo 1,37 VP. Per fortuna, il tracollo non ha avuto le temute conseguenze psicologiche, e più tardi si sono presi 17,79 VP contro l’Ungheria.
Tutto ciò ci ha lasciati al terzo posto, nell’ambito di una classifica che ha visto salire sul gradino più alto la Svezia (capace di 59,93 VP nella giornata!), e che sembra ora assai più delineata di quanto non fosse fino a ieri. Allo stesso tempo, è letteralmente crollata l’Olanda, la leader di ieri, che ha raccolto solo le briciole. Noi abbiamo quasi un intero incontro di vantaggio sul settimo posto, e tutto da poter sperare, come temere.
Quella di oggi è certamente una giornata decisiva: oltre al fatto che dopo di essa mancheranno solo quattro incontri a finire, siamo attesi da tre squadre tutte nella “Top Ten”: Turchia, Danimarca e Olanda, nell’ordine.
1 SWEDEN 164.94
2 POLAND 159.33
3 ITALY 152.69
4 FRANCE 143.85
5 ISRAEL 139.90
6 NETHERLANDS 137.39
7 ENGLAND 135.80
8 DENMARK 135.60
9 SLOVAKIA 135.22
10 TURKEY 126.23
Infine gli Under 26, croce e delizia, fin qui, dell’intero evento. I nostri hanno continuato all’incirca come hanno fatto fin dall’inizio: voce grossa contro le piccole e medie, ma severi rovesci non appena ci si sieda davanti una squadra di vertice. Tuttavia, la realtà dei fatti è, per una volta, molto diversa da come sembra.
Ieri abbiamo infatti vinto discretamente contro l’Inghilterra (undicesima), e poi preso la solita dura lezione da una formazione di vertice, nella persona della Polonia, leader del campionato. Infine, la poco simpatica eccezione alla regola, rappresentata dalla derelitta Serbia, battuta di un singolo IMP. Questi i numeri, ma contro i baltici abbiamo perso 26 IMP a causa delle 4-1 (fossero state 3-2 entrambe le volte, ne avremmo vinti altrettanti), e 13 quando uno slam su un sorpasso (da indovinare!) ha invece avvantaggiato i nostri avversari. Insomma, seppure io non ami parlare di fortuna e sfortuna, è certo che non è ai consueti svarioni che si deve addebitare questo rovescio. Come, mi dicono, niente (o quasi, sono pur sempre Juniores) si poteva fare contro la Serbia, capace dell’unico incontro perfetto del suo campionato (lo testimonia il punteggio molto basso: 38 a 37 per noi).
La nostra classifica è un pelino meglio di ieri: da ottavi che ci trovavamo siamo adesso settimi, dunque, grazie all’attuale posizione della Turchia, dentro gli “spot” mondiali. Al di sopra, però, le prime sono volate via, grazie a solide prestazioni di tutte loro, nell’arco dei tre incontri. In particolare, la Polonia ha preso un bel margine di vantaggio sul terzetto che la insegue, quello invece diviso da margini sottilissimi.
Ci toccano oggi – due soli gli incontri nella categoria – Bulgaria e Romania, quindicesima la prima, e tredicesima la seconda. Un occasione da non perdere per consolidare la nostra precaria situazione.