Campionati Europei a squadre (6)
Nell’epoca dell’informatica non si può parlare di cartolina (anche perché sarebbe arrivata ad Europei conclusi), ma il simpatico saluto che gli Azzurri inviano ai loro tifosi viene dal mare del Nord e ha il sapore d’altri tempi dei pensieri meditati, scritti in bella copia e infilati in una busta.
Ecco il videomessaggio della nostra Nazionale open:
La giornata dell’Italia open è iniziata “dal letto alla Lettonia” come ha fatto notare qualcuno a colazione. Una Nazionale certamente non fra le favorite, ma con una sua solidità, così come la sua Federazione, impegnatissima a organizzare e ospitare eventi (nel 2016 gli Europei a coppie giovanili a Liepaja, con annesso campus, e nel 2017 la Coppa dei Campioni a Riga) e a promuovere in particolare il Bridge fra i ragazzi. Solidità penalizzata però dall’inesperienza. Il nostro obiettivo era quindi quello di accatastare più punti possibile. Qui scatta un’interessante riflessione del portavoce degli Azzurri Norberto Bocchi, il quale sostiene che il Bridge dei nostri tempi sia notevolmente livellato rispetto al passato. Effettivamente, per il Blue Team degli anni ’90- 2000, di cui lui è uno dei massimi esponenti, i Campionati Europei erano un veni vidi vici. “Loro provavano di anno in anno a cambiare la formula, ma vincevamo lo stesso con vari turni di anticipo!” scherza il Campione. “Ora, invece, il livello medio si è alzato.” Secondo Norberto, la tecnologia (in primis Bridge Base Online, la piattaforma nata nei primi anni 2000 che consente agli appassionati di tutto il mondo di seguire in tempo reale gli incontri dei Campioni) ha permesso a squadre che non avevano modo di fare esperienza internazionale di conoscere anche a distanza il mondo del Bridge di prima classe, di adottarne convenzioni e soprattutto strategie. Tanto che “tutti hanno ormai capito che per vincere bisogna un po’ azzardare.” E quando le squadre deboli azzardano contro i tecnici “anche noi entriamo in difficoltà. Ad esempio, se un giocatore scarso apre di tre picche, io devo dire 3SA con 15 o con 23!” E ciò contribuisce ad appianare le differenze di livello tecnico. Naturalmente, Bocchi, che insieme a Lauria/Versace è fra i giocatori di cui sono state imitate più convenzioni (ed è sempre divertente quando una coppia di sconosciuti gli alerta un sistema che poi si scopre essere il suo), è il primo ad essersi adattato a quel Bridge aggressivo che a volte paga e a volte no, ma sapendolo calibrare è un’arma potente e forse, a questi livelli, l’unica vincente.
Ne è un esempio il board 2 di questo incontro:
Board 2. Dichiarante Est. N/S in zona.
Norberto, in Est, ha aperto primo di mano di tre quadri. Sud, con il rever a cuori e poche licite a sua disposizione, ha dichiarato contro, su cui tutti sono passati. L’Azzurro è andato sotto di due, pagando (in prima contro zona) 300, quando nell’altra sala Bianchedi-Madala hanno chiamato e realizzato la manche. +8 per l’Italia. Come avrebbe potuto difendersi Sud? In nessun modo: “Peraltro, spostando appena un paio di carte, io avrei anche potuto fare 3 quadri, con Nord/Sud che continuavano a poter fare 4 cuori!”
Bocchi, che ha sempre un pensiero per i padri fondatori del Blue Team, ha poi sospirato “Se Belladonna mi avesse visto aprire così, mi avrebbe preso a calci!”.
La riprova che il Bridge moderno è ormai questo è che lo stesso contratto è stato raggiunto ad altri cinque tavoli della serie Open.
Ma chi preferisce uno stile regolare può ancora stare tranquillo. Anche Arturo Franco non approverebbe l’apertura di Norberto, ma il suo palmares non ne risente: appena una settimana fa ha conquistato l’ennesimo oro nazionale (Campionati Assoluti a Squadre Miste).
Tornando alla Lettonia, per la prima metà dell’incontro gli Azzurri sono stati gli unici a segnare, ma poi sono arrivate due mani che hanno diminuito il loro vantaggio. In particolare, il board 12 ha visto scorrere il sangue in quasi tutti i match dell’open (solo in 4 dei 16 incontri non ha portato ad alcuno swing, spostando 13+ imp in tutti gli altri).
Board 12. Dichiarante Ovest. N/S in zona.
“Non è uno slam da chiamare” premette Bocchi, che subito dopo, riportando per un attimo gli occhi sulla palla (ovvero il potenziale guadagno) non può comunque fare a meno di sospirare: “…certo, però, che se i nostri avessero indovinato il seme in cui giocarlo, cioè picche anziché quadri, avremmo guadagnato 13 anziché perderli!”
L’incontro si è concluso 33-28, ovvero 11.48-8.52 vp per noi.
Nel secondo match del giorno abbiamo incontrato l’Ungheria, che in questo campionato, a sorpresa, ha ripetutamente toccato il podio virtuale mantenendosi con costanza nella zona verde della qualificazione. Con questi presupposti, uniti al fatto che i nostri non hanno dato il meglio di sé, l’incontro si è concluso 7.45-12.55 vp a favore dei nostri rivali.
Infine gli Azzurri hanno incontrato la Russia, in un match che non offriva dal punto di vista delle smazzate grandi spunti. Si è risolto in qualcosa più di un pareggio, +1 imp per noi e 10.31-9,69 vp come risultato finale.
Fortunatamente, una delle nostre dirette avversarie, la Norvegia, prima in classifica all’inizio della giornata, ha vissuto ore bridgistiche da incubo, culminate con la sconfitta a zero contro Monaco. In questo modo abbiamo scansato il pericolo di vedere le nostre rivali prendere il largo e la classifica ci vede ancora prossimi alla vetta:
1 ISRAELE 194.25
2 ITALIA 192.54
3 ISLANDA 191.12
Una menzione all’Islanda, che è spesso dimenticata tranne che per la solita battutaccia “hanno così pochi tesserati che li devono schierare tutti in Nazionale”. Non solo non è vero (sono circa 800, che, considerata la popolazione dell’isola, è un numero di rispetto), ma ha già dato prova di sapersi difendere bene ai tavoli internazionali e soprattutto ha contribuito al mondo del Bridge con uno dei suoi esponenti culturalmente più illustri: il premio Nobel Magnus Olafsson.
Per gli Azzurri si preannuncia una giornata impegnativa. Affronteranno Turchia (squadra pericolosa), Austria (composta da giocatori tecnicamente preparati) e, incontro sulla carta più insidioso, la Svezia. Questa è fra le Nazionali più giovani del Campionato, con due under 40 e quattro under 30 schierati. Ragazzi niente affatto agli esordi, dato che Nystrom-Upmark sono campioni mondiali e i giovanissimi hanno vinto lo stesso titolo nella categoria juniores. Non solo: sia i gemelli Rimstedt che Nystrom-Upmark hanno conquistato l’argento nella scorsa edizione degli Europei. Sebbene la squadra fatichi a ingranare, è sicuramente un’avversaria pericolosa.
Il primo e il terzo match dell’Italia saranno trasmessi in diretta su Bridge Base Online (alle 10.00 e alle 16.10).
Per Ladies e Senior il Campionato è iniziato ieri.
La nostra Nazionale femminile, composta da Monica Aghemo, Monica Buratti, Debora Campagnano, Gloria Colombo, Claudia Pomares, Mietta Preve, Valerio Giubilo (coach) e Franco Garbosi (cng) ha avuto complessivamente un buon esordio, nonostante l’emozione e il fatto di dover affrontare da subito una delle squadre migliori abbia influito sulla partenza. Abbiamo infatti perso il primo match contro la Norvegia (3.12-16.88 vp), situazione preventivata perché si tratta di una Nazionale molto preparata e soprattutto aggressiva. Le mani, come abbiamo parzialmente visto parlando dell’Open, si prestavano a grandi guadagni per i giocatori più audaci.
Le Azzurre si sono però prontamente riprese. La Spagna, seconda avversaria della giornata, non sarà fra le favorite, ma era stata in grado di vincere largamente il suo primo match contro l’Olanda. Le nostre hanno registrato una bellissima vittoria, per 17.17-2.84.
La fortuna ci ha un po’ assistiti nel line-up nel terzo incontro del giorno, in cui dovevamo affrontare la Germania, che non ha schierato la sua coppia migliore. Le Azzurre hanno mostrato un buon gioco e meritato la vittoria, che, grazie anche a un paio di mani sfortunate delle nostre avversarie, è stata addirittura un enorme 20.00-00.
Soddisfatto il coach Valerio Giubilo, il cui obiettivo è concludere il Campionato con la sua squadra fra le prime otto per guadagnare il pass per la Venice Cup 2019.
Al momento siamo al quarto posto:
1 POLONIA 47.33
2 NORVEGIA 46.73
3 SCOZIA 43.68
4 ITALIA 40.29
Oggi gli incontri in programma nel Campionato Femminile sono quattro. Le Azzurre però ne giocheranno tre, perché è previsto un Bye. E per fortuna, perché la giornata sarà durissima: sono infatti attese dalla Danimarca, dall’Inghilterra e dall’Ungheria. Preoccupano naturalmente in particolare i primi due match, e poco ci consola che la squadra della Regina sia priva di Nicola Smith, perché cinque delle sue giocatrici detengono il titolo Europeo!
L’incontro Italia-Ungheria sarà trasmesso in diretta su Bridge Base Online alle 18.40.
Grandi aspettative ruotano intorno alla nostra Nazionale senior, argento ai Campionati del mondo di categoria nel 2017. A Ostenda è schierata la stessa formazione: Andrea Buratti, Amedeo Comella, Giuseppe Failla, Aldo Mina, Ruggero Pulga, Stefano Sabbatini e Pierfrancesco Parolaro (coach). A far trepidare i tifosi anche la performance di sabato di Mina-Pulga, che conquistando il bronzo europeo a coppie ci hanno dimostrato di essere in grande forma. Nonostante queste premesse, la partenza non è stata roboante come avremmo voluto.
La giornata è iniziata benissimo, con una larga vittoria ai danni dell’Austria (16.58-3.42 vp). Abbiamo però perso altrettanto largamente contro la Scozia (3.58-16.42). “Siamo stati un po’ troppo fallosi e lo abbiamo pagato” ha commentato il coach Parolaro. Contro la Polonia abbiamo perso di misura (9.69-10.31 vp), un risultato che va inquadrato nell’ottica del dazio che spesso tocca pagare alle Nazionali di questo stato dalla storia Bridgistica prestigiosissima e straordinariamente eclettica: vanta titoli europei e mondiali recenti in tutte le categorie, dagli under 15 ai senior. Va comunque precisato che la Polonia non sta schierando il più vincente dei suoi sestetti.
A rassicurarci pensa il coach Checco Parolaro, che si dice tranquillo perché a prescindere dal punteggio vede i suoi motivati e due coppie già pienamente in partita.
Siamo tredicesimi, mentre la classifica vede nelle prime tre posizioni:
1 NORVEGIA 44.94
2 UNGHERIA 43.48
3 ROMANIA 43.42
Gli Azzurri oggi incontreranno Danimarca, Belgio e Romania.
Francesca Canali