
Ultimo aggiornamento dagli European Youth Team Championships, categoria under 26, ormai alle ultime e decisive battute. Abbiamo lasciato gli azzurrini al quinto posto in classifica, alla vigilia di un trittico di fuoco: Svezia, Norvegia, Polonia. Ebbene, i nostri ne sono usciti egregiamente con 52 VP totali. Hanno cominciato con una netta affermazione sugli svedesi (22/8), favorita da una partenza a razzo della nostra coppia in sala aperta, Andrea Manno e Max Di Franco, che hanno propiziato il guadagno di 41 imps nei primi cinque board.
Hanno poi pareggiato con le altre due formazioni: con un certo rammarico nel primo caso, perché contro la Norvegia ci siamo fatti recuperare 18 imps nelle ultime quattro smazzate.
Con i sempre temibili polacchi (che quest’anno però non stanno facendo bene) tutte e quattro le coppie in campo hanno dato ottima prova di sé, tanto che il match si è concluso con l’insolito punteggio di 22/23 (su 20 board), con dieci smazzate pari e senza un solo swing in doppia cifra. Grazie a questi risultati siamo saliti al quarto posto, alle spalle di Francia (sempre più lontana), Norvegia e Germania.
Mercoledì ci aspettavano tre incontri “facili” e tutto sembrava procedere bene quando ci siamo sbarazzati prima dell’Inghilterra (20/10) e poi della Lettonia (22/8). Siamo incappati infine in una sconfitta (11/19) con i padroni di casa. Retrocediamo al quinto posto e (almeno) per la medaglia di bronzo s’è creato un grande affollamento.
Oggi (giovedì) erano in programma soltanto due incontri che ci hanno visto superare due squadre infide quali la Russia (21/9) e di misura l’Ungheria. Risultati non trascendentali che ci hanno peraltro permesso di conquistare – finalmente! – il terzo posto della graduatoria provvisoria. Il fatto è che se i nostri non fanno faville, gli altri non sono da meno, a parte i “galletti” ai quali “tout va bien”.
Domani mattina godiamo dei 18 VP del bye e soprattutto di un turno di riposo che a questo punto può riuscire quanto mai proficuo. Poi, tra venerdì pomeriggio e sabato, gli ultimi tre incontri: Austria, Israele e Olanda, nell’ordine. Se i nostri ragazzi sapranno sopravvivere a queste ultime tre impegnative prove, la spedizione in terra di Romania potrebbe segnare un’altra tappa luminosa nella storia della nazionale juniores.
GDA