
Pasqua e Riccione, un’accoppiata che da tre anni a questa parte significa Campionati Italiani Giovanili. Questa volta targati ANGELINI VERDE. Come la passata stagione, la risposta è stata più che lusinghiera: quasi 200 i giocatori che sono convenuti sulla Riviera romagnola da ogni parte d’Italia. Con i romani, come di consueto, a fare la parte del leone; apprezzabile anche il contributo della Liguria e della Lombardia. Ma che dire allora dei sedici giovani – spesso giovanissimi – provenienti dalla Sardegna? E i venti e più abruzzesi (Pescara e dintorni) venuti qui sull’onda dell’entusiasmo suscitato dalla vittoria conseguita lo scorso dicembre nel Societario Allievi? L’aver nominato gli amici abruzzesi non può che condurre il nostro pensiero, in questi giorni di angoscia, ai tragici eventi che hanno colpito la loro regione. Già ieri sera, prima di dare il via alla gara, Bertotto ha sollecitato un minuto di silenzio e di raccoglimento.
La competizione già avviata è quella riservata alle coppie. Quasi cento le formazioni, tutte composte da giocatori rigorosamente under 26. Come dire, il bridge di domani, schierato nei due saloni del Palazzo del Turismo. Diviso in tre categorie, ognuna delle quali disputa una gara a sé. Soluzione per certi versi ingrata, ma inevitabile. Una volta, quando qui a Riccione si teneva il raduno della Divisione Giovanile, si poteva far finta che fossero tutti uguali: magari si confrontavano campioni del mondo e nuove leve, ma tutti erano addestrati e votati all’agonismo. Non si riusciva però a mettere insieme più di una cinquantina di ragazzi. Adesso solo le coppie che si contenderanno il titolo assoluto sono 37. A cui vanno aggiunte le 22 impegnate nel CAS e – ottima nuova – le altre 37 formate da esordienti, prevalentemente espressione del Bridge a Scuola.
Scorrendo con lo sguardo tra i tavoli non si poteva fare a meno di notare i volti (fin troppo) infantili di alcuni giocatori ai tavoli. Mi sono avvicinato ad un ragazzino bruno e gli ho domandato: Come ti chiami? Di dove sei? Quanti anni hai? Angelo – mi ha risposto. Sono di Cagliari e farò 12 anni ad agosto. Mi sposto nell’angolo opposto della sala: qui trovo un biondino che sempre ad agosto di anni ne compirà addirittura 11. Si chiama Giovanni, lo vedete nella foto accanto al suo partner (tredicenne); abita qui a due passi, a Rimini e – mi dicono – s’è letto tutti i libri di bridge che possiede il padre. In ogni caso, campioni e aspiranti campioni, tutti sono partiti per la prima avventura di queste giornate, quella che oggi pomeriggio assegnerà il titolo a coppie. Da questa sera, poi, prenderà il via il più lungo viaggio della gara a squadre.