
Vediamo di occuparci solo di bridge giocato, almeno per oggi, e cominciamo con il consueto omaggio alle signore.
Le nostre rappresentanti avevano, come avevo detto ieri, una giornata di media difficoltà, e ne sono uscite con un punteggio di poco sopra media, anche se non esattamente secondo le previsioni. Hanno cominciato perdendo contro le fortissime inglesi, ma solo di poco - 25-30 - e dopo essere state in vantaggio per 21-0 fino a metà sessione. Poi hanno piegato l'Australia per 33-24 - e questo era l'incontro medio - ed hanno poi perso di 1 IMP contro China Taipei, ovvero quello che doveva essere l'incontro più facile, anche se la classifica nega al momento questo assunto (le cinesi sono subito davanti all'Australia). La sconfitta è arrivata per 18-19, e se avete dato un'occhiata ai tre risultati, e magari ricordate anche quelli di ieri, noterete come siano tutti molto bassi, seppure le mani, come dimostrano gli altri incontri, si prestino.
Se si guarda la classifica, dove occupiamo al momento l'ottavo posto, ovvero l'ultimo utile, si noterà che dei quindici incontri che mancano dobbiamo giocarne sette contro le prime sette del ranking, e sette contro le ultime sette! Si può ben definirlo un cammino di difficoltà media.
Conduce, e largamente, la Danimarca, la quale non è nuova a "sparate" del genere, anche se non è mai stata capace di portare in fondo quanto minacciato.
Per il resto, sempre davanti a tutti la Francia nella Bermuda Bowl, mentre l'Inghilterra ha preso il posto dell'Austria nel d'Orsi Trophy (ma di soli 0,16 VP sulla leader di ieri, l'Austria).
Maurizio Di Sacco