
Siamo talmente usciti bene dalla durissima giornata di ieri – dopo l’iniziale sconfitta con USA 1 abbiamo battuto sia Monaco che Polonia, in entrambi i casi nel corso di incontri dal bassissimo punteggio – da agguantare di forza la testa della classifica, staccando i secondi già al suo termine, per poi ulteriormente ampliare il divario in mattinata. In quest’ultima circostanza, infatti, abbiamo battuto largamente i padroni di casa, a dispetto di una pessima partenza (-10 nella prima mano).
Mentre noi andavamo a prenderci la posizione oramai consueta, risalivano le due americane e, in particolare, USA 1, adesso quinta (USA 2 è ancora fuori dalla qualificazione, ma si è schiodata dai bassifondi ed è decima) . Sorprende la tenuta del Giappone, squadra mai vista in una fase a KO di nessuna competizione, sebbene mai neanche tra le ultime. I nipponici erano ad un certo punto addirittura secondi, ed hanno fino adesso retto bene l’urto con tutte le migliori.
Niente da segnalare tra le donne, se non che si è ampliato, come previsto, il divario tra le prime sette e tutte le altre, divario adesso largo 22.08 VP (più di un intero incontro). Tra le contendenti per l’ultima piazza utile, si fanno notare Indonesia (medaglia d’argento a Veldhoven) e Svezia per la prima volta. Entrambe le squadre erano infatti partite malissimo, e galleggiavano nell’ultimo quarto della classifica all’inizio della giornata di ieri.
Finalmente vi propongo anche una panoramica della d’Orsi Cup. Da sempre, questa è una competizione riservata alle due americane – che però, dopo aver vinto ininterrottamente fino al 2007, da allora non hanno più vinto niente né qui, né in ambito olimpico - ed alle europee, e così è anche qui. C’è in realtà un’intrusa, l’Indonesia, ma non è certo una sorpresa, considerando che gli asiatici non sono certo nuovi ad occupare posizioni di eccellenza. Il posto occupato dai padroni di casa è quello lasciato dalla Danimarca, che sta andando davvero malissimo rispetto a quanto gli è abituale (appena 17esima). In realtà c’è una settima squadra europea: l’Olanda ha preso il posto dell’Argentina, la quale ha rinunciato poco prima dell’evento.
L’Italia sarà in rama nell’ultimo incontro (11.20 italiane) contro l’Australia, ma non in quello pomeridiano contro Guadalupe.
Maurizio Di Sacco