
Dopo tanto tribolare – Bali è un’isola bellissima per le vacanze, ma non certo il paradiso degli organizzatori di bridge – la 41esima edizione della Bermuda Bowl (sarà invece la diciannovesima Venice Cup, competizione introdotta stabilmente solo nel 1987, e appena la nona per i Senior, i quali hanno cominciato soltanto all’alba del nuovo secolo) prende finalmente inizio, e (quasi) tutto l’apparato organizzativo dispiegato è funzionante.
Abbiamo in campo una sola squadra, quella Open, la quale rientra certo tra le favorite della vigilia. Favorite che sono in numero più alto del normale: fino a qualche anno fa, era difficile fare nomi che non fossero quelli dei nostri e delle due americane, mentre adesso alle medesime bisogna, al minimo, aggiungere l’Olanda campione in carica, e Monaco. E manca la squadra fresca campione olimpica di Lille: la Svezia, nella sua strana estate 2012 infatti, vinse in Francia ma non riuscì ad andare nemmeno vicina a qualificarsi per Bali in occasione dei campionati europei.
I nostri sono oggi attesi da impegni che, in totale, fanno la media: prima la Nuova Zelanda, per l’appunto squadra di metà classifica, e poi due formazioni agli estremi, USA 2 subito dopo pranzo, e Bahrein – una novità assoluta questa – per concludere. Dovrebbe essere una giornata già adatta a darci la cifra dello stato di forma della squadra.
Si gioca alle 11.00, 14.30 e 17.10, ovvero, rispettivamente, alle 5.00, 8.30 e 11.10 italiane, con ben sette incontri trasmessi simultaneamente su BBO (più un altro su OurGame, la piattaforma cinese, la quale, essendo ora stata tradotta in inglese, è accessibile a tutti). L’Italia sarà visibile nel secondo incontro.
Maurizio Di Sacco