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30/06/2013
Ostenda: Coppie - Finale
Roy Welland, Sabine Auken e Catherine D’Ovidio con Janice Seamon-Molson
E’ calato il sipario sulla sesta edizione degli European Open Championships, e come si conviene, ci sono stati fuochi d’artificio prima dell’epilogo.
   Ben due, delle tre competizioni maggiori in programma, si sono infatti risolte al fotofinish, ed anzi, nel caso di una delle due – il Coppie Seniors – si è dovuto attendere ben dopo il gioco dell’ultima carta prima di conoscere il risultato finale, e proclamare i vincitori.
   
   Ma andiamo con ordine, e, come d’obbligo “prima la signore”. Quella del Coppie Women è stata la competizione senza palpiti: Catherine D’Ovidio e Janice Seamon-Molson partivano largamente in testa, erano le più titolate, e non hanno deluso le aspettative, vincendo facile. Dietro a loro le giovani olandesi Michielsen-Wortel, appena ventottenni, e sul terzo gradino del podio la pluri titolata Veronique Bessis in coppia con la “Junior” Carole Puillet (23 anni). Si può dire che le vecchie leonesse sono ancora a capo del branco, ma le giovani si apprestano a divorarle.
   
   Nel Seniors, Entcho Wladow e Michael Elinescu, la simpatica coppia dei “dottori” (ginecologo il primo, e geriatra il secondo) godevano dei favori del pronostico, e a tre quarti della finale avevano il 6% di vantaggio sui secondi. Poi il crollo, tanto che pubblicata la classifica provvisoria, i due risultavano sopravanzati dagli irlandesi Fizgibbon e Mesbur. Ma, c’era un “ma”: gli irlandesi avevano in corso un arbitraggio, a loro sfavore, e data la minima distanza tra loro ed i secondi, la medaglia d’oro poteva cambiare destinazione. Alla fine, quasi mezz’ora dopo il termine, la modifica non è stata tale da permettere a Wladow ed Elinescu di sopravanzare gli avversari. Terzi i polacchi Cabaj-Ilnicki.
   
   Infine, nel Coppie Open Jansma-Zia hanno affrontato l’ultimo turno con un buon vantaggio sui secondi, Auken-Welland, ma giocando contro i nostri Cima-Giubilo sono incappati in due disastri, e proprio all’ultima carta hanno finito per perdere l’oro per soli 3 mp, meno di un respiro. Ennesima volta nella quale Zia perde un titolo all’ultimo metro: la più famosa, e per noi più gloriosa volta, fu quella nella quale cedette per lo stesso niente di oggi la medaglia d’oro nel Coppie Open “mondiale” ai nostri Fantoni-Nunes(Montreal 2002). Bronzo ai norvegesi Kvangraven-Lie, a lungo in testa.
   
   Per quanto riguarda gli italiani, mediocre la prestazione delle signore impegnate, mentre eccellente la prestazione di Cesati-Baroni nel Seniors, quinti col 53,97%, e più che buono quanto fatto nell’Open sia da Cima-Giubilo (ottavi), che da Lanzarotti-Manno, decimi.
   
   Maurizio Di Sacco
   
   
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