QUARTI DI FINALE
QUARTO TEMPO
Se il buongiorno si vede dal mattino, questi Quarti di Finale non promettono niente di buono per i colori azzurri. Gli Open, che scendono in campo con B/M e V/Z contro Balicki-Zmudzinski e Buras-Narkiewicz, partono bene ma poi perdono colpi strada facendo e, nei board 29 e 30, i Polacchi ci superano per una manche non chiamata e una chiamata ma non realizzata da Z. Perdiamo il tempo di 15, siamo sotto di 23 e quindi, per la “regola Peterson” citata ieri, ancora ampiamente in condizioni di ribaltare il risultato. Alla fine di questo quarto tempo, tutte le grandi favorite di questi Quarti, Monaco (anche se di un solo imp), Italia, Usa e Russia, stanno perdendo. Nel Senior i nostri, che giocano con B/M e F/M contro Grenthe-Vanhoutte e Leenhardt-Piganeau, riescono a “tener botta”. Non permettono ai Francesi di, che erano partiti in quarta, di chiudere il match, e perdono il tempo di “soli” 18 punti (il doppio della media persa sinora: 9 imp a tempo). Ora siamo sotto di 45 (131 a 86) quindi, secondo la succitata regola, con 32 mani da giocare e 45 punti da recuperare, non dovremmo più avere speranze. Ma Dan Peterson, che pure è un grandissimo, non ha il dono dell’infallibilità.
QUINTO TEMPO
Nell’Open D/S subentrano a Z/V e si siedono contro Buras e Narkiewicz mentre B/M giocano contro Balicki e Zmudzinski. Si parte da uno svantaggio di 13 punti e non di 23, per un nostro reclamo accolto. Ma purtroppo, alla fine del tempo, i punti da recuperare crescono: diventano 17 visto che perdiamo il segmento di 4 (23 a 19) e siamo quindi sotto di 17. Va detto che dei 23 punti segnati dai Polacchi in questo tempo, 21 sono frutto di due gravi errori dei nostri. Il loro bonus di errori è quindi esaurito. Ora bisogna vincere l’ultimo tempo ed andare in Semifinale. Tutte le grandi stanno soffrendo: la Russia è sotto di 9 con l’Irlanda, gli USA sopra di appena 4 con la Svezia e Monaco (ma qui, a dire il vero le grandi sono tutte e due) di 12 con l’Olanda. I Senior, con B/M e B/B che se la vedono con Grenthe-Vanhoutte e Poizat- Lasserre si tolgono una bellissima soddisfazione vincendo un tempo contro la Francia. Il guadagno è minimo, 4 imps, ed il distacco è ancora è grosso: 42 punti ovvero 152 a 110 ma questa squadra, che ha già fatto benissimo e non avendo niente da perdere potrebbe tentare il tutto per tutto e regalarci un sogno.
SESTO TEMPO
I sogni svaniscono all’alba. E su per giù alla stessa ora gli incubi si trasformano in realtà. I Senior escono di scena dopo aver fornito un’ottima prestazione sino ai Quarti e cedendo poi solo di fronte ai fortissimi Francesi, a mio giudizio la squadra favorito di questi campionati. Di loro e della loro prova riparleremo in sede di commento. Come riparleremo in sede di commento della prova dei nostri Open che, come ormai tutti saprete, sono fuori da queste Olimpiadi avendo perso di 1 imp (UN IMP). Abbiamo rivissuto gli incubi e i tristi risvegli nella realtà vissuti a Parigi nel 2001, a Montecarlo nel 2003, a Shangai nel 2007. Perdere è sempre brutto, ma perdere di un imp è qualcosa che fa veramente male. Per ora limitiamoci a questo. Domani dedichiamo la giornata al sacro Riposo (e a riprenderci) e poi, Lunedì, cercheremo di capire come mai le cose sono andate come sono andate.
Se questo può consolarci, diciamo che siamo usciti dalle Olimpiadi in buona compagnia: Russia e Usa perdono, anche loro di pochissimo, con Irlanda e Svezia. Tra le grandi favorite, solo Monaco, dopo essere stata a lungo in svantaggio, vince con un finale strepitoso confermandosi “squadra dell’anno”. Nel Women, Russia, Polonia, Inghilterra e Francia, hanno la meglio su Indonesia, Brasile, Svezia e Olanda, mentre nei Senior, oltre alla Francia, passano USA, Ungheria e Svezia.
A lunedì.
Alberto Benetti