Nella news nella quale, ormai quasi un mese fa, parlavo delle possibilità della Nazionale femminile, scrivevo che la qualificazione per la Venice Cup era l’obiettivo minimo per le nostre. Bene, questo obiettivo è stato centrato ma di “minimo” non ha proprio niente. Quella dalle Azzurre è stata una vera e propria impresa compiuta da una squadra che è stata costretta a giocare in condizioni che definire di emergenza è ancora poco. Un dato solo vale a dimostrare questo assunto: per oltre metà del Campionato le nostre ragazze, per ragioni ormai note a tutti, sono state costrette a giocare praticamente in quattro ed in uno stato d’animo non certo rilassato. Il risultato ottenuto è straordinario anche perché non si è trattato di una qualificazione conquistata per un niente sul filo di lana, ma di una qualificazione ottenuta in assoluta tranquillità con un margine di vantaggio enorme sulla prima squadra esclusa. Alle sei Azzurre, a capitan Bernasconi, a coach De Falco ed, in egual misura, a Simonetta e Cristina, va il plauso incondizionato di tutti i bridgisti italiani. L’anno prossimo, ai Mondiali, da loro ci aspettiamo grandi cose.
I Senior continuano a sbalordire. A tre match dalla fine - ieri ne mancavano 6, oggi ne hanno giocati 3, quindi…ne mancano altri 3 - ( e dire che alle elementari in matematica ero un fenomeno) guidano la classifica con un enorme margine di vantaggio sui secondi e con una vera e propria caterva di victory sui terzi. Oggi, nell’ultimo incontro della giornata, hanno distrutto la Turchia, squadra Campione in carica. Perciò nessuno mi venga a dire che anche i Turchi erano avversari di tutto riposo. Mancano tre incontri durissimi ma tre incontri che i nostri possono vincere o, comunque, “gestire” per arrivare a meta. Ora vorrei scrivere che la qualificazione ai Mondiali è cosa praticamente fatta, vorrei scrivere che salire sul Podio è impresa certamente alla loro portata, vorrei scrivere che pensare all’Oro adesso è un sono meraviglioso ma non più certo una fantasticheria da visionari. Vorrei sì, ma si sa che il nostro è un mondo dove la scaramanzia regna sovrana e quindi non scrivo niente se non: forza “vecchietti”! Continuate così.
La Nazionale Open ha fatto quello che doveva fare. Ha giocato un Campionato quasi sempre in testa alla classifica e, in altre circostanze, anche questo Europeo sarebbe già archiviato con l’ottava vittoria italiana nelle ultime 9 edizioni. In questa circostanza però, c’è stata un'altra squadra, la Polonia, che ha tenuto, come noi, un treno di marcia impressionante e quindi, ad un incontro dalla fine, non possiamo ancora cantare vittoria. Non possiamo ma…ci siamo vicini. Domani, nell’ultimo match, ci basterà fare 18 punti contro Israele (ormai fuori lotta per l’Oro) per avere la matematica certezza di laurearci Campioni Europei 2010. La nostra squadra infatti, ha 7 victory di vantaggio sulla Polonia quindi, ammesso ma assolutamente non concesso che i polacchi facciano il pieno contro la Germania, a noi basterebbe, per l’appunto, fare 18 punti, avendo vinto nell’ultimo match di oggi lo scontro diretto contro i nostri fortissimi avversari che, negli ultimi 5 match prima di incontrarci,avevano viaggiato alla media di 23 victory ad incontro. Comunque vada a finire, questa nazionale ha dimostrato, per l’ennesima volta, che il bridge italiano è sempre e comunque un bridge di vertice assoluto.
A. Benetti