
Ubi maior minor cessat, si diceva una volta e, probabilmente, è qualcosa di valido anche oggi. Ma, come si sa, ogni regola e, quindi, ogni proverbio, ha le sue eccezioni. Qui a Ostenda, al termine della prima giornata di gare, non si può non iniziare parlando, prima di ogni altra cosa, della nostra Nazionale femminile (l'ipotetico "minor" del detto succitato). Come tutti ormai saprete, Simonetta Paoluzi, poco più di 48 ore prima della partenza per il Belgio, ha avuto dei problemi di salute e non è potuta partire (auguri di pronta guarigione, Simo. Ci vediamo ai Mondiali). A questo punto i responsabili della squadra sono stati costretti a trovare una soluzione e l'hanno trovata (ma saprete di certo anche questo), convocando la coppia Ferlazzo - Manara. Non starò qui a valutare gli aspetti tecnici del cambio di coppia, quello che mi preme dire è, al contrario, che questa squadra: giocatrici, capitano e coach, ha dimostrato di essere un gruppo. Lo ha dimostrato quando le due siciliane, che avevano ed hanno oggettivi problemi nell'assentarsi da casa in questo periodo, hanno risposto alla chiamata accantonando, con notevoli sacrifici, i loro problemi. Un sentito "bravò" a loro, ai tecnici e, mi sia consentito, anche a Francesco Ferlazzo e Dario Attanasio che, suppongo, abbiano anche loro avuto qualche problemino quando hanno saputo, con qualche ora di preavviso, che le rispettive consorti si sarebbero assentate per quasi due settimane. Ed un "bravò" alle altre 4 Azzurre che, costrette in questa prima giornata a stare al tavolo per 60 board consecutivi, hanno ottenuto dei risultati davvero eccezionali battendo per primo le tre squadre incontrate - di rango medio alto - Turchia, Austria e Scozia per 18 a 12 e 24 a 6 e poi ancora 18 a 12 chiudendo la prima giornata al secondo posto assoluto con più di 20 ad incontro di media.
Anche gli uomini sono partiti più che bene nei primi due match ma questo, si sa, è per loro abituale. Poi però qualcosa si è inceppato e nel terzo incontro, quello contro la Serbia, hanno perso per 20 a 10. Prima dei risultati odierni si sarebbe potuto dire che quello che più conta è il risultato dei primi due incontri, ovvero le vittorie contro Islanda (di misura) e contro Turchia (pesante), visto che sono due risultati che dovrebbero o, quanto meno, potrebbero contare nel girone di finale essendo le due squadre battute nei primi due incontri, due compagini che, sulla carta, dovrebbero qualificarsi. Ricordo infatti che i risultati ottenuti nel girone eliminatorio contro squadre che poi si qualificano valgono, a tutti gli effetti, come incontri giocati nel girone di finale. Certo che al termine della giornata odierna, però, forse un pensierino sulla Serbia ( prima nel girone con oltre 20 di media ad incontro) qualificata, si potrebbe anche fare. A proposito di squadre che dovrebbero qualificarsi, ecco le previsioni dei nostri per quanto riguarda quelle del nostro girone. Dando per scontato il passaggio di Italia, Norvergia, Bulgaria, Germania, Turchia ed Islanda, è stato chiesto agli azzurri di pronosticare quali sarebbero state le a altre tre "promosse". Questi i risultati del mini sondaggio.
Bocchi: Francia, Lituania, Ungheria
Duboin: Francia, Finlandia, Ungheria
Lauria: Io devo pensà a giocà, no a fà i sondaggi
Madala: Finlandia, Svizzera, Ungheria
Sementa: Galles, Latvia
(Lettonia n.d.r.), Ungheria
Versace: Francia, Latvia, Ungheria
Diciamo che l'Ungheria (5 voti su 5), stando ai nostri, non dovrebbe avere problemi così come non dovrebbe averne troppi la Francia (4 voti). Per la terza piazza a disposizione leggermente favorita la Latvia (2 voti), su Galles e Svizzera, Finlandia e Lituania (1 voto). Serbia non menzionata. Staremo a vedere. Non vorrei che sul risultato finale influisse una norma approvata oggi dal Comitato Organizzatore. A causa delle lamentele di alcune giocatrici di una Nazionale che hanno appunto lamentato il fatto che una giocatrice della squadra avversaria non si fosse presentata al tavolo in divisa (come previsto dal regolamento), si è deciso che, da domani, se i quattro giocatori di una squadra non si presenteranno al tavolo in divisa, la squadra stessa verrà penalizzata di due victory alla prima infrazione ed espulsa alla seconda. Niente da dire sulla giustezza della norma, ma tutti, visto che nessuna squadra è provvista di un numero adeguato di divise, sperano vivamente che la "crisi" si risolverà facendo arricchire qualche lavanderia dei dintorni e non, come qualcuno teme, nel finire col giocare, almeno negli ultimi giorni, in ambienti in cui sarebbe il caso di entrare provvisti di maschere antigas.
A.Benetti