
Eccoci qua. Dirittura finale. Il traguardo è là, in vista. Ci sono solo 60 mani ancora, 60 piccoli ostacoli da superare meglio degli avversari e l’Albo d’oro del 2010 verrà aggiornato. Le formazioni capitanate da Cesati e Miozzi hanno guadagnato l’accesso alla finale battendo, rispettivamente, Roma – Savelli e Bologna – Sampaolesi. Il primo di questi due KO è finito con lo scarto di due imp, poco più del minimo, a riprova del fatto che basta scoprire un attimo la guardia per trovarsi al tappeto. Ogni mano può fare la differenza sostanziale, quella che fa proseguire le speranze o, al contrario, fare le valigie. Le semifinali sono state combattute ed equilibrate. Cesati, sedendosi per l’ultima frazione, doveva recuperare uno swing da manche. Missione compiuta di misura, con il doppio del necessario, considerando che un solo punto sarebbe bastato. Miozzi, invece, con un totale di +24, ha fatto i conti conclusivi con maggiore tranquillità.
Ma ora è tempo di testa a testa, quello definitivo. Fuochi d’artificio per una, argento per l’altra. Soddisfazione per tutt’e due. In fin dei conti una uscirà imbattuta, ma l’altra avrà perso solo un incontro, l’ultimo.
Lo swiss parallelo è stato vinto dalla formazione di Trieste (Zenari, Pozzi, Colonna, Ligambi).
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F. Broccoli