
I primi due turni da 16 mani nei play off scudetto sono stati caratterizzati da un buono scambio di punti. Di solito la qualità saliente delle fasi iniziali è quella del riscaldamento, dello studio degli avversari. Stavolta, invece, alcune mani si prestavano particolarmente e gli swing, a favore e contro, non sono mancati. Il buongiorno si è visto appena seduti, con due slam di partenza che hanno movimentato immediatamente gli incontri. Poi, dopo un breve periodo di tregua, le carte si sono svegliate un’altra volta e i punti hanno ricominciato a viaggiare copiosi da una parte all’altra degli score.
Il fermo immagine dopo 2/5 di semifinale testimonia, nell’open, il vantaggio di Angelini su Padova (+34) e di Pescara su Villa Fabbriche (+16). Nel parallelo campionato femminile il numero da sottolineare è 11: questo è il distacco con cui Catania e Reggio Emilia conducono rispettivamente su Varese e Posillipo.
Ci sono altre tre sessioni di semifinale, 48 mani da giocare per avere il verdetto definitivo, il biglietto per la finale.
Le due squadre vincenti, poi, giocheranno per la conquista dello scudetto sulla distanza di 96 mani (6 tempi da 16) mentre le perdenti lotteranno per il terzo posto su 64 mani (4 tempi da 16).
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